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Binaghi: "Nitto ATP Finals esaurite, il tennis ha bisogno di impianti più grandi"

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, è intervenuto in collegamento al Festival dello Sport di Trento. Ha sottolineato con orgoglio la risposta dei tifosi in vista delle Nitto ATP Finals di Torino e parlato della Coppa Davis. "Deve sempre essere un obiettivo da porsi" ha detto

12 ottobre 2023

Angelo Binaghi in collegamento con il Festival dello Sport di Trento

Angelo Binaghi in collegamento con il Festival dello Sport di Trento

"Per le Nitto ATP Finals stiamo utilizzando l'impianto più capiente d'Italia e stiamo andando verso il tutto esaurito. Significa che il nostro sport ora ha bisogno di impianti molto più capienti". E' il messaggio che lancia Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, in collegamento al Festival dello Sport di Trento nel corso di un evento a cui ha preso parte il capitano dell'Italia di Coppa Davis, Filippo Volandri.

"Noi solo in tasse rendiamo allo Stato più del triplo di quanto riceviamo in contributi. E oltretutto lo facciamo in Italia, garantendo tanti posti di lavoro" rivendica Binaghi. 

Dal punto di vista sportivo, prosegue il presidente della FITP, "giochiamo le Nitto ATP Finals in casa per almeno altre tre edizioni e abbiamo la concreta possibilità di vincere qualche torneo degli Slam o qualche Masters 1000. Quindi abbiamo molte più possibilità di prima e questo deve consentirci di andare a giocare manifestazioni come la Davis con meno ansia". 

La Coppa Davis, prosegue Binaghi, "nonostante abbia un formato nuovo e abbia snaturato alcuni dei suoi principi, deve continuare ad essere uno degli obiettivi da porsi. Non ho tutta questa ansia né l'apprensione di vincerla a tutti i costi. Deve essere un obiettivo a medio termine. Ma la novità rispetto al passato non è solo che abbiamo giocatori che tutto il mondo ci invidia, ma anche tanti altri obiettivi raggiungibili".

Giocatori come Jannik Sinner di cui "dobbiamo essere fieri e orgogliosi" sottolinea Binaghi. "E ricordiamocelo quando succederà che perderà una partita e sbaglierà una scelta. La fortuna di Sinner sta nelle sue debolezze, è un giocatore molto meno completo dei tre che ha davanti, il fatto che continui ad avere limiti di resistenza o che debba migliorare qualcosa come servizio e smash, raccontano che i margini per crescere ulteriormente ci sono".

Binaghi, infine, torna a parlare di Fabio Fognini e della telefonata dopo le proteste del ligure, incluso nella lista preliminare dei convocati per il girone di Coppa Davis a Bologna, poi escluso dal quintetto presente alla Unipol Arena. "Ho parlato con Fognini due volte, la prima volta mi ha meravigliato per l'equilibrio e l'onestà - ha detto il presidente della FITP -. Dopo il girone di Coppa Davis mi sono proposto personalmente per cercare di risolvere quelli che a mio avviso sono stati degli equivoci. Noi dobbiamo distinguere gli aspetti, però. Sono d'accordo con Filippo, supereremo questi equivoci come succede in tutte le famiglie, ricordandoci però di quanto ha fatto Fabio per la Nazionale. Ha firmato delle imprese memorabili, per questo merita rispetto e uno sforzo da parte nostra. Dall'altra parte, dobbiamo ribadire il ruolo e le responsabilità del capitano, che deve poter scegliere in piena libertà la squadra migliore. Con Fognini ci siamo dati appuntamento al suo ritorno dalla Cina, affronteremo la situazione nel migliore dei modi".

L'Italia, dunque, va a Malaga con l'obiettivo di vincere la Davis e firmare il secondo trionfo dopo quello di Santiago in Cile nel 1976. Il trionfo di una squadra a cui l'Italia di oggi viene accostata. "Ma è ancora presto per questo confronto - ha detto Binaghi -. Quella squadra ha vinto, noi ancora niente. È molto difficile paragonarle".

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