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Binaghi su La Stampa: "Torino è la città perfetta per le Nitto ATP Finals"

Questo il testo pubblicato sul quotidiano torinese La Stampa a firma di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, alla vigilia della terza edizione torinese delle Nitto ATP Finals.

11 novembre 2023

Questo il testo pubblicato sul quotidiano torinese La Stampa a firma di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, alla vigilia della terza edizione torinese delle Nitto ATP Finals.

Vorrei partire con una confessione, a tutti i torinesi: quattro anni e mezzo fa, quando ci assegnarono le Atp Finals, il primo sentimento che provai fu di terrore. Sì, autentico. Mi sembrava una sfida impossibile da vincere, una montagna troppo alta da scalare.

Noi, il piccolo popolo del tennis (anche se non eravamo tanto piccoli nemmeno allora), ci eravamo messi in testa l'inimmaginabile, una pazza idea, con un Governo perplesso, perché mai aveva investito un euro nel tennis (e oggi, al cospetto di certe cifre, le nostre fanno sorridere), e in una città - ecco il punto vero - a cui cinque anni di Finals apparivano come un piccolo contentino per non aver avuto un terzo dei Giochi olimpici di Milano-Cortina. Pensate, ci dicevano che il nostro torneo - come lo sport di cui ci onoriamo di essere gli ambasciatori - fosse "di nicchia" rispetto ad altre manifestazioni, anche al festival musicale di Eurovision. 

Un confronto che già l'edizione dello scorso anno ha reso, con tutto il rispetto, impietoso. Oggi, sorridendo, mi chiedo cosa pensino tutte quelle persone che allora manifestavano scetticismo.

Per quanto mi riguarda, anch'io - confesso -sono rimasto molto piacevolmente sorpreso. Non dalle nostre capacità organizzative, sulle quali - senza falsa modestia - non ho mai dubitato; non dall'impegno dell'Atp e degli altri compagni di viaggio con cui da tre anni condividiamo questa avventura; non dalla passione tennistica dei torinesi, degli italiani, degli stranieri che quest'anno hanno raggiunto il 40% degli spettatori paganti che da domani riempiranno le tribune del Pala Alpitour; ma dal coinvolgimento di questa città, sì. 

Jannik Sinner (foto Sposito FITP)

Non mi fraintendete. Non era cattiveria, né stupido pregiudizio neiconfronti di Torino e dei torinesi. Forse, solo banale ignoranza. Perché ignoravo di cosa fosse capace questa città. Dello spirito con cui, col tempo, avrebbe abbracciato questa sfida. Del gioco di squadra che avrebbe messo in campo, al nostro fianco, indossando la stessa maglietta, per il medesimo obiettivo: vincere. Sì, non ci credevo, e questo scetticismo forse era figlio anche di una certa distanza... geografica: io sardo, voi piemontesi.

Così diversi, eppure in fondo così... vicini, entrambi un po' periferici rispetto a certi centri di potere, forse anche un po' allergici, sarà per questo che ci siamo trovati molto presto in sintonia. Oggi, un istante prima di scendere in campo, possiamo dire di aver già vinto: noi e voi, il tennis e Torino, ma lasciatemi dire, con questa edizione delle Nitto Atp Finals vince tutto il Paese, grazie ad un modello di organizzazione vincente, che ormai mezzo mondo ci invidia.

E' con questa consapevolezza che ci apprestiamo a vivere l'edizione 2023, mentre - vi assicuro - siamo impegnati, e da mesi, a lottare per prolungare questa splendida avventura. Torino ha tutte le carte in regola per continuare ad essere la casa del tennis mondiale. Io ci credo, e voi? 

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