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Bergamo: eliminati Marcora, Cobolli e Potenza

Nel 1° turno del "Trofeo Faip-Perrel", Challenger sul veloce indoor del PalaAgnelli, il lombardo cede all’austriaco Novak, seconda testa di serie. Il Next Gen romano sconfitto dal bosniaco Dzumhur, n.8 del seeding, e il siciliano, promosso per la prima volta dalle qualificazioni, battuto dallo slovacco Horansky. Mercoledì tocca a Gaio

02 novembre 2021

Flavio Cobolli Bergamo challenger

Il romano Flavio Cobolli (foto Milesi)

Esordio amaro per i tre tennisti italiani impegnati martedì nel "Trofeo Faip-Perrel", torneo Challenger ATP dotato di un montepremi di 44.820 euro, giunto alla 16esima edizione, che si sta disputando sul veloce indoor del PalaAgnelli di Bergamo.

Roberto Marcora, n.201 della classifica mondiale, in serata è stato stoppato per 76(4) 76(2), in un'ora e 55 minuti di gioco, dall’austriaco Dennis Novak, n.107 ATP e seconda testa di serie del torneo. Davanti a un centinaio di irriducibili che hanno preferito il tennis alla partita di Champions League fra Atalanta e Manchester United che ha paralizzato la città (il Gewiss Stadium è a poche centinaia di metri dal PalaAgnelli, al punto che si sono distintamente sentiti i boati per i gol), opposto a un giocatore solido e in piena lizza per conquistare l'ammissione diretta all'Australian Open, il 32enne di Busto Arsizio ha giocato un buon match, evidenziando i suoi pregi e i suoi limiti. Il più pesante rimane un dritto un po' incerto, sul quale perde spesso ritmo e misura. Novak lo aveva studiato a tavolino, perché lo ha spesso stimolato da quella parte, raccogliendo un buon numero di punti.

Nonostante tutto, Marcora è stato il primo a scattare dai blocchi, brekkando l'avversario al quarto game. Si faceva riprendere subito (da 3-1 a 3-3) e quello sarebbe rimasto l'ultimo break della partita. Il problema, per il lombardo, è che faceva generalmente più fatica a tenere i turni di battuta e non è stato quasi mai competitivo nei tie-break. Nel primo gli sono stati fatali tre punti consecutivi perduti (da 3-2 a 3-5), mentre nel secondo ha esordito con un mini-break, salvo poi piombare sull'1-4. I dettagli hanno premiato il giocatore più equilibrato: Novak non fa nulla di trascendentale, però è incisivo in egual misura con entrambi fondamentali ed è dotato di una buona mano. Ha giocato alcune volèe degne di nota, anche piuttosto difficili. 

In precedenza Luca Potenza, n.615 del ranking, promosso dalle qualificazioni, nella sua prima volta in un main draw del circuito Challenger, ha ceduto per 64 63 allo slovacco Filip Horansky, n.197 ATP, mai affrontato in precedenza dal 21enne siciliano di Licata.

Semaforo rosso anche per Flavio Cobolli, 19enne romano, n.221 del ranking, beneficiario di una wild card, sconfitto per 64 75, in un'ora e 18 minuti di partita, dal bosniaco Damir Dzumhur, n.143 ATP ed ottavo favorito del seeding, nel primo incrocio tra i due.

C'è un pizzico di delusione per Cobolli, soprattutto per l'andamento del secondo set, quando si è trovato avanti 4-1 e servizio, poi ha nuovamente brekkato il suo avversario sul 4-4. Al momento di servire per il set si è un po' innervosito per un servizio vincente chiamato out sulla palla break, e da quel momento si è disunito. Sul 5-6 ha annullato quattro matchpoint, ma era uscito mentalmente dalla partita.

"Ci sono stati parecchi alti e bassi, soprattutto da parte di Flavio – dice Dzumhur raccontando la partita – mi ricorda un po' Fognini, un giocatore col quale non sai mai cosa può succedere. Può giocare molto bene, però può anche darti tanti punti. Nel primo set sono stato solido, poi nel secondo lui ha iniziato a rispondere alla grande, faticavo a tenere il servizio... Non posso neanche dire di aver giocato male, è stato lui ad essere fantastico. Non dico che non me l'aspettassi, però non ha fatto errori e ha tirato molti vincenti, togliendomi il ritmo. Poi ho iniziato a rispondere un po' meglio e lui si è innervosito dopo aver commesso alcuni errori. Nell'ultimo game ho cercato di restare calmo nonostante i quattro matchpoint falliti. Fossimo andati al tie-break, il match sarebbe stato nuovamente imprevedibile”

Farà il suo debutto nel torneo mercoledì Federico Gaio: il 29enne faentino, n.151 del ranking, sarà opposto al russo Evgeny Donskoy, n.170 ATP, contro il quale ha sempre perso nelle tre sfide precedenti, l'ultima disputata quest'anno nel Challenger di Biella 2. 

Il bosniaco Damir Dzumhur (foto Milesi)

Sono usciti di scena lunedì Luca Nardi, 18enne pesarese, n.437 nel ranking, in tabellone grazie ad una wild card, sconfitto dall'ucraino Illya Marchenko, n.154 ATP, e Matteo Arnaldi, n.363 del ranking, pure lui in gara con una wild card, che ha ceduto al tie-break decisivo all'altro ucraino Sergiy Stakhovsky, n.227 ATP, in tabellone come "alternate". Il 20enne sanremese può recriminare per un match-point che il rivale gli ha annullato con l'aiuto di un nastro beffardo. 

ORDINE DI GIOCO

SINGOLARE

DOPPIO

QUALIFICAZIONI

Il servizio di Matteo Arnaldi (foto Milesi)

Il diritto di Luca Potenza (foto Milesi)

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