
Chiudi
Volandri è stato ricevuto insieme al presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, a Bologna. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: "Il vostro trionfo ricorda la vittoria al Mondiale di calcio del 1982"
04 dicembre 2023
"Dovevamo essere qui oggi perché qui tutto è nato. Bologna è stato il punto di partenza, qui siamo diventati davvero squadra". Filippo Volandri ha spiegato così il senso della sua presenza, insieme al presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel nella sede della Regione Emilia-Romagna, in rappresentanza della squadra che ha celebrato il secondo trionfo nella nostra storia in Coppa Davis. Un successo, ha detto il presidente della regione Stefano Bonaccini, "che resterà per sempre e ricorda la vittoria dell'Italia al Mondiale di calcio del 1982".
Bologna, dunque, luogo speciale dove è iniziato il percorso verso la vittoria di Malaga. E da dove ripartirà la Davis azzurra nel 2024. Dopo lo 0-3 nella prima partita del girone contro il Canada, ha ricordato Volandri, "ci siamo compattati ancora di più. Sapevamo di dover passare da quelle difficoltà. Io ne ho avute tante in quel periodo, ringrazio il presidente Angelo Binaghi, la Federazione e voi perché il vostro affetto ha fatto passare quel momento più velocemente. Per questo dovevamo essere oggi a Bologna, e vogliamo ringraziarla" ha detto.
La Unipol Arena, sede degli incontri della fase a gironi, "ci ha spinto tantissimo, e quando sei sull'argine e rischi di cadere è questo che ti dà la luce. Anche Malaga sembrava un po' la Unipol Arena, abbiamo sentito un affetto enorme, e quell'affetto è quello per cui lavoriamo ogni giorno. Questa è la Coppa Davis di tutti, di tutti quelli che sono venuti a vederci a Bologna, che hanno sofferto e gioito da casa".
Questo senso di partecipazione emerge anche nelle parole di Bonaccini.
"Faccio parte della generazione della prima vittoria della Davis, avevo 9 anni nel 1976. Ricordo pochi anni dopo l'inaugurazione di quattro campi in mateco nel piccolo comune dove sono nato perché in quegli anni ci fu l'esplosione di realizzazione di campi da tennis in tutta Italia - ha detto -. La tv di Stato iniziò a seguire il tennis e ci fu anche un'esplosione di iscritti e tesserati. Ho conosciuto anche la stagione in cui i campi da tennis venivano convertiti in campi da calcio a 5. Il lavoro che avete fatto in questi anni con la squadra femminile prima e con la maschile poi è stato straordinario, ora tornano le richieste di costruire campi da tennis, e tanti da padel, e di giocare a tennis. Quello che avete fatto ricorda un po' la vittoria al Mondiale di calcio del 1982".
Bonaccini ci ha tenuto fortemente ad omaggiare la nazionale azzurra di Coppa Davis. "Nonostante gli atleti avessero qualche giorno di riposo, immagino, abbiamo tenuto questa giornata lo stesso perché volevamo premiarvi. E ringraziamo per essere venuti il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e il capitano Filippo Volandri - ha detto Bonaccini -. Il capitano perché abbiamo conosciuto una persona di grande spessore umano, il valore tecnico è evidente, altrimenti non sarebbe sul tetto del mondo. Ma ricordo bene la call con il presidente Binaghi di due anni fa circa. Se non c'eri tu con la tua determinazione, noi l'opportunità di ospitare la Coppa Davis per cinque anni non l'avremmo avuta".
Grazie al trionfo in Coppa Davis, ha concluso, "voi siete entrati nella storia delle imprese sportive di questo Paese. Per noi che, come sapete, stiamo investendo tanto nello sport, è un onore avere avuto la possibilità di ospitare un pezzetto della conquista di questo grande risultato. E speriamo che i risultati possano continuare l'anno prossimo".