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Welcome party a Palazzo Re Enzo per le nazionali presenti a Bologna per il girone di Coppa Davis. Le parole di Raimondo Ricci Bitti, consigliere della Federazione Italiana Tennis e Padel; del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell'assessore allo sport del Comune Roberta Li Calzi
di Alessandro Mastroluca | 10 settembre 2023
La Coppa Davis a Bologna è molto più di un evento sportivo. L'importanza dell'evento supera il semplice dato della qualificazione alle Finals di Malaga. E' questo il messaggio che arriva dal welcome party, l'atto ufficiale di bemvenuto alle nazionali che prenderanno parte al Gruppo A delle Davis Cup Finals alla Unipol Arena: Italia, Canada, Cile e Svezia.
La manifestazione, che resterà a Bologna fino al 2026, "è una importante risorsa per tutto il territorio grazie all’indotto economico generato" spiega Raimondo Ricci Bitti, consigliere della Federazione Italiana Tennis e Padel. "Lo sport è un veicolo di attrattività turistica, un'occasione straordinaria di promozione del territorio e di ricaduta economica" ha aggiunto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, reduce dal gran premio di motociclismo a Misano. L'organizzazione dell'evento, ha aggiunto Roberta Li Calzi, assessore allo Sport del Comune di Bologna, è il risultato "di un grande lavoro di squadra".
La scelta della location è di evidente forza simbolica. Siamo infatti nel cuore della Bologna Medievale, in un palazzo al centro delle attività economiche e sociali della città fin dal 1245.
?? Diamo il via ufficialmente alla #DavisCup di Bologna! ??
— FITP (@federtennis) September 10, 2023
Il benvenuto ufficiale alle quattro squadre del Gruppo A ???? ???? ???? ????#tennis | @DavisCup pic.twitter.com/9HvXteDAKe