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Filippo Volandri è intervenuto insieme ad Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, al Festival dello Sport a Trento. Il capitano azzurro ha parlato delle prospettive dell'Italia in vista delle Finals di Coppa Davis a Malaga
12 ottobre 2023
"Andiamo a Malaga per vincere. Il nostro obiettivo è alzare la coppa". Ha grandi ambizioni e non le nasconde, il capitano azzurro di Coppa Davis Filippo Volandri intervenuto insieme al presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi al "Festival dello Sport” di Trento. Per questa sesta edizione, che si concluderà domenica 15 ottobre, il titolo che tiene il filo del racconto delle varie discipline sportive è "La Grande Bellezza”.
Lo spirito e il valore della squadra hanno sempre rappresentato agli occhi del capitano la grande bellezza dell'Italia di Davis. "Sono orgoglioso di avere una squadra così allargata, le scelte sono complicate ma ben vengano, ci hanno salvato a Bologna. Ho ragazzi giovani, che stanno crescendo" ha detto. "I nostri grandi giocatori sono degli esempi per le nuove generazioni che stanno arrivando - ha poi aggiunto -. C'è tanta condivisione, è una cosa a cui teniamo molto, in questo modo il movimento cresce".
La vittoria nel girone a Bologna, dopo l'inattesa sconfitta 0-3 all'esordio contro il Canada, ha compattato il gruppo. "L’umore è ottimo - ha sottolineato il capitano azzurro -. Bologna ci ha unito. I ragazzi stanno bene, lavoriamo giorno dopo giorno" per un grande obiettivo.
Sta lavorando molto bene anche Jannik Sinner, spiega Volandri. "A Pechino è stato strepitoso, soprattutto dal punto di vista tattico, battere Medvedev in quel modo per lui è molto importante - ha detto -. Ci ha fatto vedere di cosa è capace, è ovvio che quelle prestazioni vanno riportate negli Slam e nei Masters 1000. È un percorso tutto nuovo. Jannik lavora per diventare il numero 1 del mondo. Ha sempre fatto parte di questa squadra, e vuole esserci a Malaga".
Oggi Jannik Sinner è diventato il terzo italiano in Top 5 nella storia del tennis, il primo ad arrivare così in alto nel ranking ATP dopo Adriano Panatta nel 1976. "Non ci ho pensato, ho pensato di più al percorso che aveva fatto, molto orgoglioso delle scelte importanti che fa fatto. Ogni capitano vorrebbe poter schierare un 4 del mondo. Anche lui ci è stato vicino, ci ha supportato, non vediamo l'ora di riaverlo in squadra" ha detto.
L'ottimismo di Volandri si estende anche a Matteo Berrettini. "Matteo sta bene, sta aggiungendo punti e minutaggio - ha sottolineato -. A Bologna ci ha dato un grande apporto da tifoso. La buona notizia è che sta lavorando bene, lui sa che ogni giorno è buono per tornare". Matteo, ha aggiunto poi il capitano, "tiene tantissimo alle competizioni a squadre, per lui arrivare in coppa Davis era im sogno. A New York gli ho detto che mai come questa volta nessuno ha il posto garantito, ma che se dovessi andare alla guerra lui me lo porterei sempre. Dopo c'è stato l'infortunio e lui mi ha chiesto di venire a sostenerci".
Le opzioni non mancano di certo. "Arnaldi è esploso alla grande, è un altro elemento che ci darà il suo contributo - ha detto Volandri -. Musetti non sta attraversando il suo momento migliore, ma stanno cambiando tante cose nella sua vita". Il discorso tocca anche Lorenzo Sonego. "A volte l'ho dovuto lasciare fuori, eppure finisco sempre a parlare di lui, per la sua grande disponibilità" ha detto Volandri.
Il percorso dell'Italia nella Final 8 inizierà contro l'Olanda. "E' una squadra compatta con un grande doppio - ha ammesso il capitano -, ma i ragazzi stanno bene. E dobbiamo guardare a noi stessi, alle nostre capacità".
Nel corso dell'evento, Volandri è tornato anche su quanto accaduto a Bologna, soprattutto sulla reazione polemica di Fabio Fognini dopo la mancata convocazione e sulle critiche piovute su Jannik Sinner per la sua decisione di non prendere parte alla fase a gironi delle Davis Cup Finals.
"Fognini? Una cosa è il mio rapporto con lui, dopo tanti anni in cui ho spesso scommesso su di lui quando altri non lo avrebbero fatto: arriverà il momento del chiarimento che ancora non c'è stato. Poi però c'è la questione professionale: la Davis è molto più importante" ha detto Volandri.
Il capitano ha ricordato come la Spagna, che peraltro ospiterà le Finals a Malaga, ha giocato il girone senza Carlos Alcaraz e non si è qualificata per i quarti. "Sono andato a vedere cosa è successo in Spagna, paese che ospita le Finals, e non c'è stata una polemica, né per l'assenza di Alcaraz né per l'eliminazione. Da noi, invece, le polemiche sono cominciate prima..." ha detto.
Ma ora è tempo di guardare al futuro e pensare alle Finals di novembre. "È quasi meglio che la Davis sia attaccata alle Finals, sarà più facile mantenere il ritmo partita - ha concluso Volandri -. La Davis è il sogno nel cassetto di chiunque cresca in un circolo di tennis. Oggi da capitano ho più responsabilità e ricevo più critiche, ma provo a farmele scivolare addosso".