L’ultimo titolo lombardo nella Serie A1 maschile è datato addirittura 1989, esattamente trent’anni fa. Un’attesa lunghissima che allo Sporting Club Selva Alta hanno deciso di provare a interrompere, costruendo una squadra in grado di andare fino in fondo. L’obiettivo della vigilia ha preso forma settimana dopo settimana, raccogliendo una conferma dopo l’altra, fino alla vittoria del girone e la qualificazione per le semifinali, seguita dall’impresa contro il Park Tennis di Genova. Un trionfo costruito a Vigevano e ultimato nella Città della Lanterna, con un successo al cardiopalma al long tie-break del doppio di spareggio, dopo che i liguri avevano restituito ai pavesi il 4-2 dell’andata.
Quando nella bolgia del Campo 6 genovese ci sono stati due match-point sulle racchette di Mager e Giannessi, il sogno degli ospiti sembrava al capolinea. Invece, nella fase cruciale, Filippo Baldi e Antoine Hoang hanno confezionato il miracolo, cancellandoli entrambi e conquistando il 5-7 6-2 11/9 che li ha portati in finale. Giusto che a firmarlo siano stati loro: il talento che a Vigevano è nato e cresciuto, tanto da poter giocare come elemento del vivaio, e l’innesto arrivato proprio per puntare allo scudetto. Una scelta azzeccata, visto che il 24enne francese, n.117 Atp, si è ambientato subito alla grande e in semifinale ha vinto due incontri fondamentali, battendo due volte un signor giocatore come Pablo Andujar.
Ma il merito del traguardo raggiunto è anche di altri quattro lombardi: Roberto Marcora che a Genova ha superato Simone Bolelli, Alessandro Bega e i “vivaio” Davide Dadda e Simone Camposeo. Ora l’appuntamento passa al PalaTagliate di Lucca: la finale maschile è in programma fra sabato 7 e domenica 8 dicembre, e vedrà i lombardi contendersi il titolo con un’altra debuttante, il CTV Messina. Un team a forte trazione siciliana, con Salvatore Caruso, Gianluca Naso e i giovani fratelli Tabacco, Fausto (classe 2002) e Giorgio (2003), più l’argentino Trungelliti e lo spagnolo Lopez Perez. Insieme hanno già fatto miracoli, ma lontani dalla terra battuta sembrano fare meno paura. Sul veloce indoor di Lucca l’Sc Selva Alta può sognare per davvero.