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I protagonisti del trionfo di Malaga sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, , al quale Sinner ha regalato la racchetta da tennis utilizzata in coppa con inciso “Davis Cup 2023 Champions”
01 febbraio 2024
Un pomeriggio di un giorno qualunque che però per gli appassionati di tennis qualunque non è stato. Tanta la gente ad attendere gli azzurri fuori al Quirinale, Sinner in primis (“Non ero appassionata di tennis, lo sono diventata grazie a lui”) ma non solo. E non è stato un pomeriggio qualunque nemmeno per la squadra azzurra di Coppa Davis, protagonista lo scorso novembre dell’impresa di riportare in Italia l’”Insalatiera d’Argento” a 47 anni dal primo, storico successo di Santiago del Cile (1976).
I “ragazzi che fecero l’impresa” sono stati infatti ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per un incontro annunciato subito dopo il trionfo azzurro e slittato per riuscire a mettere insieme tutti i protagonisti. Ed è successo che nel frattempo il tennis italiano, grazie a Jannik Sinner, vincitore domenica scorsa dell’Australian Open, abbia potuto festeggiare un altro successo storico: un trofeo Slam, il primo in assoluto a Melbourne (in singolare), dopo 48 anni d’attesa.
Nell’elegante salone del Quirinale c’erano tra gli altri il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Presidente del CONI Malagò (“Bella consuetudine l’incontro nella casa degli italiani con lo sport…. Tante le occasioni che lo sport italiano ha saputo creare in questi ultimi tempi…. L’unica ed ultima medaglia del tennis italiano, un bronzo, vinto da Uberto De Morpurgo alle Olimpiadi di Parigi, nel 1924 e le Olimpiadi quest’anno sono di nuovo a Parigi”), Nicola Pietrangeli.
E poi eccoli lì schierati Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli con il capitano Filippo Volandri. Ma anche Andrea Vavassori - finalista in doppio all’Australian Open con Bolelli - e Matteo Berrettini. Tutti elegantissimi e, chi più chi meno, evidentemente emozionati.
Da sinistra: Il Ministro dello Sport Abodi, il Presidente della Repubblica Mattarella ed il presidente della FITP Binaghi (foto Sposito/FITP)
“Quando due anni e mezzo fa la nazionale italiana di calcio campione d’Europa fu ricevuta al Quirinale insieme a Matteo Berrettini, finalista a Wimbledon, dissi: ‘Presidente, presto torneremo da lei vincitori anche noi’”, ricorda il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi che poi ha aggiunto: “Questa emozionante giornata possa diventare una splendida consuetudine nei prossimi anni”.
Emozionatissimo Jannik Sinner: “E’ un grande onore essere qui, parlo non solo per me ma per tutta la squadra. Siamo ragazzi normali che, grazie anche al Capitano, sono riusciti a fare una cosa molto bella ed importante per questa nazione. A Bologna non c’ero, il supporto di Matteo (Berrettini) è stato importantissimo: a Malaga ho provato a dare il mio contributo. La cosa importante però non è stata solo vincere, ma quella di capirci e di sentirci liberi in campo. Questa Coppa ci ha dato tante emozioni... Quest’anno ci sono le Olimpiadi: ognuno di noi proverà a fare del suo meglio anche lì. Il futuro non si può controllare ma speriamo che vada bene”, ha concluso il vincitore dell’Australian Open che, a nome di tutti, ha donato al Presidente Mattarella una sua racchetta con un nastro tricolore e con l’incisione “Davis Cup Champions 2023”.
“Da quello splendido 26 novembre sono trascorsi oltre due mesi ma l’entusiasmo non è diminuito”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è complimentato con ogni singolo giocatore e con il capitano Flippo Volandri “fondamentale il suo ruolo prima e dopo i match, per aver saputo suscitare quello spirito di squadra che si è visto, per aver trasmesso serenità e concentrazione anche nei momenti difficili. Complimenti per aver affiancato al valore sportivo il valore umano...”.
Poi si è rivolto a Jannik: “Complimenti a Sinner per il trionfo in Australia: sono riuscito a vedere il match solo dal quarto set e questo ha giovato al mio umore…mi sono convinto subito che avrebbe vinto. Molti si attenderanno che lei vinca ovunque d’ora in avanti: quel che certo è che lei ci metterà sempre tutto l’impegno possibile”. Ma il Presidente Mattarella, che ha dimostrato anche una bella memoria storia per il tennis, ha ringraziato anche Bolelli e Vavassori, finalisti in doppio a Melbourne, per un successo sfumato davvero per poco.
Il Presidente Mattarella ha poi stretto la mano a tutti gli atleti prima delle foto di rito con gli azzurri davanti alla Coppa Davis. In attesa del prossimo successo.
E l’emozione negli sguardi dei protagonisti è rimasta anche dopo la cerimonia, fuori nel cortile, sottoposti ad un fuoco di fila di domande. Di seguito qualche simpatica risposta. “Il Presidente Mattarella conosce sicuramente meglio di me la storia del tennis” (Sinner).
“E’ stato bello ritrovarsi con tutta la squadra. Credo sia stata una cosa importante l’incontro con il Presidente, un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la stagione. Abbiamo avvicinato tanta gente al tennis con la vittoria in Davis e con quella di Jannik in Australia” (Arnaldi).
“Le parole che il Presidente ha speso per noi sono state davvero belle da sentire. Ed è stato bello ritrovarsi tra noi. Il ricordo di questa giornata rimarrà per sempre” (Sonego).
“Il Presidente si è dimostrato un vero appassionato. E’ stata una bella esperienza” (Vavassori).
“Il nostro è un gruppo molto unito, siamo amici fuori dal campo: c’è molta complicità. I miei compagni molto più giovani credo che avranno anche altre occasioni” (Bolelli).
“Che effetto fa ritornare al Quirinale? Un’emozione grandissima. I ragazzi se lo sono meritato, io non voglio rubare il palcoscenico a nessuno. Prenderò questa energia positiva e la userò per il mio tennis. Jannik mi è stato molto vicino, soprattutto dopo Malaga. Ho sempre saputo che avrebbe fatto grandi cose. Le mie condizioni? Sto meglio, anche se non sono ancora al 100%” (Berrettini).