Bologna abbraccia la Davis: Vavassori e Passaro incontrano i bambini a Piazza Maggiore

Manca poco all’esordio della nazionale italiana nel Gruppo A della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023. Pronta a sostenere l’Italia in questa seconda edizione bolognese della competizione è una marea azzurra, guidata in primis dall’entusiasmo dei bambini dei circoli e delle scuole tennis della regione Emilia-Romagna. Marea che oggi ha scaldato i motori seguendo dagli spalti della Unipol Arena l’allenamento mattutino dei ragazzi di Capitan Volandri.

Intanto, nell’attesa del tie contro il Canada, i più piccoli sono tornati protagonisti anche di ‘Tennis in Piazza’, una delle tante attività proposte sul territorio dalla Federazione Italiana Tennis e Padel.

Sotto l’attenta supervisione degli insegnanti e fiduciari dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – che hanno fornito racchette, palline e preziosi consigli – centinaia di ragazze, ragazzi (e adulti) sono potuti accedere gratuitamente ai due campetti da mini-tennis installati dalla Federazione in Piazza Maggiore, il cuore pulsante di Bologna.

Questo pomeriggio, i più fortunati hanno potuto persino sperimentare l’emozione di scattare foto e persino palleggiare con i campioni azzurri Andrea Vavassori (tra i 5 giocatori a disposizione del capitano) e Francesco Passaro (arrivato a Bologna come sparring), ospiti d’onore di questa giornata inaugurale dell’ormai nota iniziativa federale.

‘Tennis in Piazza’ si ripeterà ogni giorno, dal 13 al 15 settembre, dalle 9:30 alle 12 e dalle 14 alle 19.

Ma gli appuntamenti ‘collaterali’ alla Davis organizzati in questa settimana non finiscono qui, come evidenziato da Michelangelo Dell’Edera, Team Manager dell’Italia e direttore dell'Istituto Superiore di Formazione ‘Roberto Lombardi’: "Gli eventi nell'evento. E' vero: qui abbiamo la Coppa Davis ma la FITP ha organizzato in condivisione con la Regione Emilia-Romagna e ii Comune di Bologna e Casalecchio di Reno un insieme di altre iniziative per promuovere la Coppa Davis e il nostro sport. Abbiamo due campi da mini-tennis in Piazza Maggiore e ne avremmo anche altri ai Giardini Margherita. Ma abbiamo anche un campo regolamentare tra la Unipol Arena e il pallone che ospita due campi di allenamento usati dalle nazionali. Un campo regolamentare che serve a radunare i più forti bimbi Under-10 dell'Emilia-Romagna che si confrontano con i loro coetanei e strappano autografi ai campioni loro beniamini. E poi, addirittura, avremo il prossimo sabato la 'Notte Verde', nome che richiama chiaramente i colori della Davis. Insomma, una serie di iniziative davvero imperdibili per avvicinare bambine, bambine e adulti emiliani e delle regioni limitrofe alla pratica del tennis e alla Coppa Davis, per rendere, ancora di più in questa settimana, Bologna capitale mondiale del tennis”.

“E’ bellissimo avere la Davis in Italia per il secondo anno consecutivo - sottolinea Vavassori -. Bologna è una città stupenda ed è bello, con iniziative come quella di ‘Tennis in Piazza’, riuscire ad avvicinare sempre più bambini al nostro sport. A questo poi contribuisce senza dubbio anche il momento vissuto dal tennis italiano, con così tanti campioni in classifica. Personalmente, ho sempre cercato di lasciare un bel ricordo ai ragazzini che incontro nei tornei, perché avendo fatto da piccolo il raccattapalle so cosa voglia dire ricevere maggiori attenzioni dai propri beniamini”.

Francesco Passaro: “E’ bellissimo essere qui in piazza con tutti questi bambini e provare a trasmettergli tutta la passione che ho io per questo sport. In generale, essere qui a Bologna è un onore per me, devo ringraziare Capitan Volandri che mi ha convocato. Approdare in nazionale è una emozione unica, è il sogno di tutti i bambini che iniziano a giocare e anche se non sono uno dei titolari, essere comunque qui e far parte di questo magnifico gruppo, che mi ha accolto benissimo, è un qualcosa di incredibile. Mi rivedo in questi bambini con cui ho palleggiato in piazza, è bello potergli restituire qualcosa, emozionarli. Anch’io ci sono passato e sono esperienze che ti porti nel cuore per tutta la vita”.

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