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Quattro chiacchiere con il 24enne sanremese che dallo scorso anno ha cambiato marcia: la sua è una progressione costante che può portarlo davvero lontano
di Enrico Casareto | 08 agosto 2019
A pochi giorni di distanza dalla qualificazione sfiorata al tabellone principale dell’ATP 500 di Amburgo, Gianluca Mager, sanremese, 24 anni, numero 135 del ranking mondiale, dimostra di avere ben chiari i prossimi obiettivi e di essere consapevole dei passi avanti fatti da dodici mesi a questa parte.
- Gianluca, raccontaci dei match che dal 2018 ti hanno fatto fare un salto di qualità a livello di convinzione.
"Devo ammettere che già lo scorso anno ho giocato tante partite di buon livello dal momento che con i miei allenatori ho deciso di fare solo Challenger. Se ne devo scegliere una in particolare, scelgo quella che ho vinto 75 76 contro Gulbis ad Aix en Provence. Ma anche contro lo slovacco Gombos a Vicenza ho disputato un bel match, vinto ancora più nettamente di quello contro il lettone e poi ho raggiunto la finale all’Aspria Cup di Milano dopo aver eliminato il portoghese Pedro Sousa con un doppio 75 nei quarti.
Quest’anno poi ho continuato a migliorare a livello di risultati, con la vittoria di Koblenz e successivamente quella di Barletta. Oltre alla trasferta asiatica che mi ha permesso di avere buone sensazioni anche su cemento outdoor.
Ma il 2019 e’ stato anche un anno di prime volte: primi Slam e anche il primo Atp 500, ovvero Amburgo, dove l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo nel turno decisivo delle qualificazioni perso 75 al terzo contro Lenz. Devo fare ancora esperienza in certi tipi di tornei”.