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In soli due anni il circolo di Sassari è passato dalla serie C alla A2. Un successo non casuale per il quale sono stati determinanti proprio due giocatori sardi
di Riccardo Di Siena | 14 agosto 2019
Nel luogo dove è iniziata la storia del tennis in Sardegna si è scritta quest’anno una pagina che non verrà dimenticata. Si tratta di un successo sportivo inaspettato, che è arrivato grazie alla determinante e rocambolesca vittoria di due tennisti sardi. Sfogliando i riferimenti storici del tennis in Sardegna si può risalire al 1926, anno in cui fu realizzato un campo nell’area dell’Acquedotto a Sassari, il primo nucleo di quella che è adesso la Torres Tennis “Antonio Bozzo”. Il circolo è dedicato al sassarese Antonio Bozzo, che è stato un protagonista del tennis di quell’epoca e scomparve prematuramente a soli 55 anni. A Cagliari in quei tempi si giocava nei campi costruiti nelle ville dei più facoltosi. Il circolo della Torres è ricco di storia e di tradizioni, nel 1999 ha anche ospitato l’incontro di Coppa Davis tra Italia-Finlandia, match che fu vinto dagli azzurri per 3-2. Come da tradizione perché in Sardegna l’Italia ha sempre vinto, dieci volte su dieci.
I fatti recenti raccontano una vicenda sportiva inattesa e, forse proprio per questo, dal gusto dolce e romantico. In due anni la Torres Tennis è riuscita nell’impresa di risorgere dalla ceneri della serie C sino alla A2. Un volo rapido, repentino ma non casuale perché in due anni la formazione sassarese ha perso solo un incontro. La vera forza del team è il gruppo che è stato più forte dei pronostici.
Nell’incontro decisivo dei play-off promozione è avvenuto quello che non ci si sarebbe aspettato. Nella gara di andata la Torres riuscì a vincere contro il Ferratella Roma per 4-2 ma nel ritorno a Roma le cose si misero male per gli isolani. Dopo i singolari il risultato era 3-1 per i romani con l’unico punto per i sardi portato da Marco Pinna. Nei doppi il Ferratella pensò di andare a colpo sicuro schierando i migliori contro la coppia Pintus-Pinna. Quello che doveva essere un punto sicuro si è rivelata la sorpresa. I due sardi sono riusciti a sovvertire il pronostico vincendo il primo set e conquistando il terzo al long tiebreak per 13-11, recuperando da 4-1 sotto. La Torres, grazie ai due loro prodotti, è così di nuovo in A2.
Il vice presidente Marco Ticca racconta così il momento del suo circolo: “abbiamo voluto celebrare con una serata speciale il successo di due stagioni straordinarie. La nostra forza è stata il gruppo e lo dimostrano i quattro doppi vinti su quattro nella finale. Anche il giocatore spagnolo e il tennista romano fanno parte della nostra famiglia. Dobbiamo dire grazie ai nostri ragazzi, che sono nati con noi, Marco Pinna e Federico Pintus, sono loro che ci hanno riportati in alto, siamo veramente orgogliosi per questo. Ora è prematuro parlare di futuro. Per il momento ci godiamo questa cavalcata di due anni, questa doppia promozione e già da settembre cominceremo a lavorare per allestire una squadra che possa non sfigurare in serie A2”.
Il presidente del Comitato Regionale Sardo Antonello Montaldo si è congratulato per il significato speciale di questa inaspettata e graditissima vittoria. “Ci tengo molto a congratularmi con la Torres Tennis tre ordini di motivi. Primo perché la vittoria l’hanno siglata i giocatori di casa Marco Pinna e Federico Pintus, dimostrando un attaccamento alla maglia encomiabile e un talento che avrebbero potuto esprimere anche nel professionismo. Secondo perché la vittoria, che è avvenuta in modo quasi rocambolesco, premia i sacrifici che il presidente Gavino Caddia e tutti i suoi collaboratori stanno facendo per dare alla Torres la posizione che le spetta. Terzo perché vedo questa vittoria come un segno, il circolo che ha fondato il tennis in Sardegna da questo momento cavalcherà l’onda che lo porterà sempre più in alto”.