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Il 18enne piemontese in questa stagione è in rampa di lancio verso il tennis che conta: dopo gli ottimi risultati a livello junior, con successo a Firenze e quarti al Bonfiglio, si è messo in evidenza anche nel circuito ITF
17 agosto 2019
Il giro del mondo di Filippo Moroni, classe 2001, parte dal suo Piemonte, dove è nato e dove si allena sui campi dello Sport Club Nuova Casale di Casale Monferrato con papà Ivo, che lo segue da sempre. In questo caso, però, non è stato il genitore a portare il figlio sul campo da tennis, ma esattamente l'opposto. Filippo aveva quattro anni e voleva imparare come gli altri bambini cui il padre insegnava: ha iniziato così e non ha più smesso. L'alessandrino, grande rovescio e un servizio ancora da cesellare, è un attaccante che ama chiudere i punti a rete, anche se ha dovuto spesso trincerarsi in difesa a causa di una crescita fisica non rapidissima. L'identikit del suo tennista perfetto ha il dritto di Kyrgios, il rovescio di Djokovic e il servizio di Federer, che è anche il suo beniamino, ma solo dopo il sontuoso 2017 di Roger, perché prima Filippo tifava Nadal...
E come il campione da seguire, lui nel 2019 ha cambiato pure marcia. E così adesso tra le giovani frecce tricolori in rampa di lancio (ce ne sono molte lungo tutto lo stivale) c'è anche questo ragazzo piemontese, un 18enne alessandrino che nell'ultimo biennio ha saputo mettersi in evidenza nel circuito internazionale, ottenendo risultati di rilievo a livello juniores e facendo i primi importanti passi tra i pro.
Moroni ha fatto il suo debutto nel circuito ITF pro, l'anno scorso, sui campi di casa a Casale Monferrato ($15.000) e ha subito fatto sentire la sua presenza, superando l'allora Top 500 francese Leny Mitjana prima di cedere a un altro giovane emergente, il coetaneo Jannik Sinner. È quest'anno però che Moroni ha saputo spingere sull'acceleratore, arrivando dalle qualificazioni sino ai quarti di finale nel torneo di Vercelli ($25.000) ed eguagliando il secondo turno del torneo casalese; in entrambe le occasioni Filippo ha eliminato due teste di serie: l'ex Top 200 ATP indiano N.Vijay Sundar Prasanth e poi Alessandro Petrone.
Nella prima parte della stagione sono arrivate conferme anche dal circuito ITF giovanile. Nel 2018 erano giunti i successi a Casablanca (categoria 3) e soprattutto a Cap-d'Ail (categoria 2), dove Moroni trionfò partendo dalle qualificazioni e sconfiggendo in finale il futuro campione dello Slam australiano Lorenzo Musetti. Quest'anno è stato il 44° Torneo Città di Firenze a celebrare il piemontese: nel cammino che ha portato Filippo a conquistare il titolo in Toscana ci sono state anche le vittorie sul primo favorito del tabellone, lo statunitense Tyler Zink, e su un'altra giovane promessa azzurra, Luca Nardi, nei quarti di finale.
La stagione sulla terra battuta italiana (junior) non ha portato solo il sigillo fiorentino, ma anche il quarto di finale nel 60° Trofeo Bonfiglio (categoria A): tra gli scalpi milanesi di Moroni anche il danese Holger Vitus Nodskov Rune, reduce dalla vittoria a Santa Croce (categoria 1) e poi trionfatore al Roland Garros Junior.
Nella nuova onda del tennis italiano al maschile, c'è un altro piemontese. E proverà a mettersi fin da subito a ruota del torinese Lorenzo Sonego. Verso il tennis che conta.