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Sinner e la carica delle 27 promesse sotto la Madonnina

Questa volta è stato l’Harbour Club a ospitare a Milano alcune delle migliori promesse azzurre. Merito dell’annuale meeting organizzato da Head con i suoi testimonial più giovani. Jannik ha catalizzato ancora l’attenzione, proprio come aveva fatto all’Allianz Cloud durante le Next Gen Atp Finals

02 dicembre 2019

 Jannik Sinner al meeting del Team Head

Jannik Sinner al meeting del Team Head a Milano

Tutti insieme, nella stessa sala e poi in campo. Che ci fanno alcuni dei migliori giovani azzurri - compreso quello che al momento è indiscutibilmente il migliore - all’ombra della Madonnina? Jannik Sinner e tanti tanti altri (27 i nomi nella lista ufficiale), tutti all’Harbour Club di Milano, in zona Trenno, per una giornata dedicata alle racchette. E non per modo di dire. Perché questa volta i tanti appuntamenti Under milanesi dell’anno non centrano; a ‘convocarli’ è stato il loro sponsor tecnico, Head, che ha organizzato come lo scorso anno sempre in questo periodo dell’anno un meeting con i propri testimonial italiani, quelli giovani, le promesse insomma. Oltre a Sinner, c’erano pure Lorenzo Musetti, Filippo Moroni, Matteo Arnaldi, Federica Sacco e tanti altri provenienti da tutta Italia. Con loro, anche i rispettivi allenatori, maestri e coach per un totale di una sessantina di intervenuti complessivi.

A fare gli onori di casa, oltre a Massimo Lacarbonara, Deputy General Manager del club di via Cascina Bellaria nonché direttore del Challenger Atp che da 13 anni si disputa sui campi griffati Aspria, c’era anche Laura Golarsa. Che qui ha messo le basi della sua Academy da diversi anni, tra i poli agonistici di riferimento della città, e che ha dialogato, davanti alla platea di ragazzi, anche con Sinner: “Ma ti seri reso conto di quello che hai fatto quest’anno?”, gli ha detto scherzando ricordando la serie infinita di grandi risultati collezionati nel 2019; “Sì, anche perché questa domanda me l’hanno fatta in molti nell’ultimo periodo e così ci devo tornare con la testa”, ha risposto col solito brio candido ed educato l’allievo di Riccardo Piatti.

Uno dei tanti selfie scattati e poi postati sui social con Jannik Sinner al meeting Head all'Harbour Club Milano

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Tra il tempo passato in “sala video” nella club house, con immagini di sottofondo, parole e racchette in bella mostra, c’è stato anche il tempo per scendere in campo e palleggiare con gli allievi della scuola milanese. Tempo utile per fotografie, selfie, sorrisi e pure qualche intervista per il più ‘ricercato’ di tutti. Che a sua volta non ha perso la naturalezza con cui dispensa sorrisi e battute, passando con disinvoltura da una stretta di mano a un palleggio sotto rete. Eh già, gli occhi sono tutti per Sinner quest’anno. Nel 2018 la scena se l’era presa Matteo Berrettini, pure lui testimonial del brand austriaco e quest’anno ‘impegnato’ a godersi le meritate vacanze dopo gli impegni ravvicinati di Londra (ATP Finals) e Madrid (Coppa Davis). A Milano non è mancato però all’appuntamento il suo coach, Vincenzo Santopadre (in veste anche di accompagnatore del classe 2002 Matteo Gigante). Insomma, la racchetta di questi tempi è il centro del mondo. E Milano ormai si è più che abituata. Specialmente quando si tratta di giovani.
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