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Ad Alzano Lombardo e Nembro, comuni tristemente noti per l’enorme diffusione del Covid-19, è ripartita l’attività dei circoli di tennis. Un altro passo verso il ritorno alla normalità, in un’area geografica che negli anni ha lanciato – e continua a lanciare – numerosi talenti della racchetta
12 agosto 2020
Nembro e Alzano Lombardo, Alzano Lombardo e Nembro. Due paesi che, loro malgrado, nei giorni più bui della pandemia da Covid-19 sono finiti ripetutamente nelle pagine di cronaca. Tra la diffusione del virus e le polemiche sulla mancata istituzione di una zona rossa, in Valseriana la ferita è aperta ed è difficile da rimarginare. La comunità però sta pian piano cercando, e trovando, la forza di ripartire. Lo fa anche grazie allo sport e alla ripartenza delle attività dei suoi circoli tennis: ad Alzano il Tennis Montecchio e a Nembro la scuola di Pierluigi “Gigi” Leoni, uno che negli anni ha cresciuto numerosi talenti.
In generale, la Valseriana è sempre stata culla di promesse della racchetta, fin dai tempi di Hans Mazzoleni, che non ha sfondato come tennista ma per anni ha frequentato il circuito Wta nel ruolo di sparring partner delle giocatrici (in particolare dell’ex top 5 Jelena Dokic), e oggi è uno dei responsabili della scuola del Tennis Club Bergamo. Poi è stata la volta di Alice Moroni da Nembro, una che a soli 18 anni (nel 2009) sfiorava il main draw agli Internazionali BNL d’Italia e puntava in altissimo, ma che poi – con un best ranking al n.377 Wta e 4 titoli Itf – ha detto basta per dedicarsi agli studi, e oggi ha abbandonato il mondo del tennis.
Oltre a un passato brillante, c’è un futuro altrettanto radioso, con tre talenti della Valseriana che promettono un gran bene. Su tutti Samuel Vincent Ruggeri, il 18enne di Albino che viaggia fra i primi 50 junior al mondo, migliora a vista d’occhio e attende il via libera ai tornei internazionali per fare le prime esperienze nel tennis dei Pro. Con lui due ragazze fra le più forti in Lombardia, originarie di Pradalunga e plasmate dalle mani di Leoni: Eleonora Carrara, classe 2004 e appena tornata a competere dopo una pausa di riflessione, e Sofia Maffeis, fra le migliori 2005 in Italia. La strada da fare è ancora tanta, per tutti. Ma i mezzi sono eccellenti. Come le origini radicate in una terra operosa che saprà tornare presto alla normalità.