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Nell’Open maschile che ha sostituito il torneo internazionale femminile vince il 24enne di Parabiago, a segno su Fonio in una finale senza storia. Il torneo fa felici gli organizzatori: prima della pandemia avevano addirittura pensato alla doppietta ITF, poi è cambiato tutto. Ma hanno resistito e sono stati ripagati
01 settembre 2020
Come tanti altri in tutto il mondo sono stati costretti a inchinarsi alla pandemia, decidendo di rinunciare al classico torneo internazionale femminile da 25mila dollari di montepremi, ma al Tennis Bagnatica hanno comunque trovato un modo per resistere. Come? Valorizzando ancor di più l’Open maschile Erca, nato cinque anni fa per fare da antipasto all’evento Itf e promosso quest’anno a portata principale. Hanno ritoccato il montepremi (aumentato a 4.100 euro) e hanno accolto tanti nomi importanti, che dal 20 al 29 agosto hanno preso il posto delle colleghe, incoronando campione il 2.2 milanese Simone Roncalli.
Il favorito numero 1 era il veneto Nicola Ghedin, vincitore nelle ultime tre edizioni, ma la sua corsa è finita subita per mano del siciliano Giuseppe La Vela (che in Lombardia sta provando a diventare professionista) e sulla terra bergamasca è iniziato il testa a testa a distanza fra Roncalli e Giovanni Fonio, terminato con la finale giocata indoor causa pioggia. Sembrava favorito il piemontese, invece ha dominato con un doppio 6-2 il 24enne di Parabiago, che in semifinale aveva messo fine alla corsa del talento bergamasco Samuel Vincent Ruggeri, classe 2002 e in passato tesserato proprio per il Tennis Bagnatica.
Un suo successo sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma poco cambia. In un’annata difficile come questa, per gli organizzatori l’importante era dare un segnale, di presenza e di voglia di continuare a mettersi in gioco anche quando reperire risorse diventa molto più difficile. L’hanno fatto con un torneo di successo, che stuzzica quel progetto balenato in testa mesi fa, quando il virus era ancora sconosciuto. C’era l’idea di provare a promuovere l’Open a Itf, e proporre così due eventi internazionali di fila: prima gli uomini e quindi le donne. Poi l’emergenza sanitaria ha modificato tutti gli scenari, ma chissà che non se ne possa riparlare nel 2021.