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Sono stati assegnati i titoli assoluti di terza categoria per la Sardegna. Andrea Calcagno, protagonista del torneo, si racconta tra obiettivi e sogni
di Riccardo Di Siena | 22 settembre 2020
Al Tennis Club Settimo San Pietro si sono disputati i Campionati Sardi di terza categoria. Al torneo hanno partecipato 120 tennisti provenienti da tutta la Sardegna. L’evento si è svolto dal 7 al 19 settembre ed ha messo in palio un montepremi di 1.200 euro. Sono stati assegnati i titoli per tutte le specialità nel rispetto delle vigenti restrizioni anti-Covid19.
Nei singolari hanno alzato la coppa Andrea Calcagno e Chiara Zucca, nel doppio maschile la coppia padre-figlio Luca-Federico Petruzzo, in quello femminile e nel misto ha centrato la doppietta Elisa Armosini con Francesca Rocca e Francesco Murroni.
LE FINALI
Singolare maschile
Nel maschile il titolo è andato ad Andrea Calcagno (3.1, Tc Calangianus), testa di serie numero 3 del tabellone, che in una combattutissima finale ha battuto Pietro Sole (3.1, Quattro Mori), numero 5 del seeding, al match tie-break del terzo set per 6-4 6-7(6) 10-7.
Singolare femminile
Nel femminile la giovane Chiara Zucca (3.2, TC Cagliari) senza perdere un set nel torneo si è laureata campionessa regionale sconfiggendo per 6-2 6-1 Carla Margelli (3.3, TC Cagliari), anche lei giovanissima. La finalista in semifinale aveva vinto per 13-11 al match tie-break contro la testa di serie numero uno Giulia Bentivegna (3.1); Chiara Zucca aveva avuto la meglio su Francesca Rocca per 6-4 6-2.
Doppio maschile
Nella finale del doppio maschile ha trionfato il binomio Petruzzo con Luca (3.2) e Federico (3.3), padre e figlio, i quali hanno battuto la coppia Lampis-Prenza con il punteggio di 6-4 6-1.
Doppio femminile
Nella finale del doppio femminile Elisa Armosini (3.3) e Francesca Rocca (3.1) hanno avuto la meglio su Mirtillo-Margelli per 7-5 6-1.
Doppio misto
Ha centrato la doppietta nei doppi Elisa Armosini (3.3) che insieme a Francesco Murroni (3.2) ha conquistato anche il misto battendo per 7-6 6-4 il binomio Mostallino-Lena al termine di una tiratissima partita.
Le premiazioni
Al termine delle finali il presidente del circolo Franco Olianas ha premiato finalisti e vincitori e ha dato appuntamento agli atleti ai prossimi tornei che si terranno sui campi in terra battuta del Tennis Club Settimo San Pietro, nell'ambito dei circuiti FIT e TPRA.
Andrea Calcagno è stato protagonista, insieme a Pietro Sole, della finale maschile, una partita avvincete con pochi errori ed alto ritmo: “Sapevo che sarebbe stata una gara impegnativa - ha detto Andrea Calcagno dopo la conquista del titolo - conoscevo i suoi punti di forza e sapevo che poteva farmi male, in particolare il dritto; si allena in America e sta giocando molto”. Il primo set si è deciso per un break, nel secondo Calcagno non ha sfruttato due importanti occasioni: “La partita è girata in pochi punti – ha perseguito Calcagno – nel primo set ho tenuto il break di vantaggio e ho chiuso per 6-4. Nel secondo set non ci sono stati break; al tie-break ho avuto due match-point sul 6-4: nel primo ho commesso un doppio fallo, nel secondo è stato bravo il mio avversario ad annullarlo con un ace, poi lui ha chiuso per 8-6”. Dopo l’occasione mancata per Calcagno la partita poteva diventare complicata nel match tie-break del terzo set: “Ho subito resettato mentalmente i due match-point non sfruttati, ho pensato a giocare punto su punto e ho preso campo per non farlo prendere al mio avversario. Sapevo che i primi punti sarebbero stati improntati, sono partito avanti 3-0, ho acquisito fiducia mentre lui è un po’ sceso”.
Andrea Calcagno è stato tra i protagonisti nei tornei di terza e quarta negli ultimi mesi: “Ho iniziato il torneo con fiducia, sentivo di essere uno dei favoriti. Ho avuto bisogno di adattarmi alla terra rossa, superficie nella quale gioco poco. Nella prima partita con Tommaso Rinaldi, tennista mancino, ci ho messo un po’ per carburare. Oltre alla finale è stata complicata anche la semifinale con Matteo Ledda (vinta per 6-4 5-7 10-6, n.d.r.): a Torpè contro di lui avevo vinto facile ma sulla terra è stata un'altra partita, non bellissima”.
L’anno scorso Andrea Calcagno era classificato come seconda categoria, poi per un infortunio si è dovuto fermare ed è passato in terza, a dicembre dovrebbe nuovamente risalire. Per il giocatore gallurese la conquista del titolo di campione sardo di terza categoria è stato un bel premio che lo ripaga dei sacrifici fatti: “Vivo a Olbia ma mi alleno a Tempio Pausania tre volte alla settimana con Gino Asara (maestro-tennista due volte campione sardo, n.r.d.) e il fratello Sebastiano (i due hanno costituito l’Asara Team operando oltre che a Calangianus e Tempio anche a Luogosanto e al Tc Moneta a La Maddalena, n.d.r.). Aver vinto il titolo è una soddisfazione per il lavoro cha abbiamo fatto con i miei mastri: sono cresciuto a livello fisico e ho preso consapevolezza nei miei mezzi. Sento di avere ancora margini di miglioramento, ringrazio i miei allenatori per la fiducia che hanno riposto in me”.
Calcagno è impegnato anche nel campionato a squadre di serie C: “Sto partecipando al campionato di serie C con il Tc Calangianus: siamo partiti bene con due vittorie, la prima pre-lockdown, e un pareggio contro Oristano che schiera un italo-argentino molto forte (Giuliano Ezequiel Basile Lo Bartolo, 2.6, n.d.r.); se dovessimo vincere la prossima partita andremo ai play-off”.
Tra obiettivi e sogni Calcagno parla del suo futuro: “Giocherò i Sardi Assoluti a Oristano, sarebbe un sogno un giorno poterli vincere ed entrare così nel prestigioso albo d’oro. Per quest’anno l’obiettivo che mi pongo è quello di cercare di andare più avanti possibile nel tabellone. Guardando ancora più in là mi piacerebbe superare le qualificazioni in qualche torneo ITF e magari conquistare dei punti per la classifica mondiale. Nel futuro mi vedo sempre nel mondo del tennis, mi piace stare con i bambini, vorrei diventare un istruttore”.
L’anno scorso Andrea Calcagno era classificato come seconda categoria, poi per un infortunio si è dovuto fermare ed è passato in terza, a dicembre dovrebbe nuovamente risalire. Per il giocatore gallurese la conquista del titolo di campione sardo di terza categoria è stato un bel premio che lo ripaga dei sacrifici fatti: “Vivo a Olbia ma mi alleno a Tempio Pausania tre volte alla settimana con Gino Asara (maestro-tennista due volte campione sardo, n.r.d.) e suo fratello Sebastiano (i due hanno costituito l’Asara Team che opera in Gallura a Calangianus, Tempio, Luogosanto e a La Maddalena, n.d.r.). Aver vinto il titolo è una soddisfazione per il lavoro che abbiamo fatto con i miei mastri: sono cresciuto a livello fisico e ho preso consapevolezza nei miei mezzi. Sento di avere ancora margini di miglioramento, ringrazio i miei allenatori per la fiducia che hanno riposto in me”.
Calcagno è impegnato anche nel campionato a squadre di serie C: “Sto partecipando al campionato di serie C con il Tc Calangianus: siamo partiti bene con due vittorie, la prima pre-lockdown, e un pareggio contro Oristano che schiera un italo-argentino molto forte (Giuliano Ezequiel Basile Lo Bartolo, 2.6, n.d.r.); se dovessimo vincere la prossima partita andremo ai play-off”.
Tra obiettivi e sogni Calcagno parla del suo futuro: “Giocherò i Sardi Assoluti a Oristano, sarebbe un sogno un giorno poterli vincere ed entrare così nel prestigioso albo d’oro. Per quest’anno l’obiettivo che mi pongo è quello di cercare di andare più avanti possibile nel tabellone. Guardando ancora più avanti mi piacerebbe superare le qualificazioni in qualche torneo ITF e magari conquistare dei punti per la classifica mondiale. Nel futuro mi vedo sempre nel mondo del tennis, mi piace stare con i bambini, vorrei diventare un istruttore”.