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Fenomeno New Torre del Greco in serie A1

Il club campano è tra le prime quattro squadre d'Italia. In semifinale la sfida con Rungg

di | 27 novembre 2021

A1 New Torre del Greco

Il luogo è bellissimo, caldo, ricco di tradizione e storia, cultura e archeologia. Torre del Greco fino ad Ercolano e poi oltre è un luogo dei sogni, all’ombra del vulcano Vesuvio. Una città di sport che ha deciso di vincere anche nel tennis. Dopo una lunga scalata dalle serie minori è giunta fino alla serie A1, con il quinto posto delle scorse stagioni. Ma adesso ha fatto ancora meglio, conquistando un posto tra le magnifiche quattro della serie A1, volando nelle semifinali scudetto (andata e ritorno). Un risultato eccezionale per una città bella, grande, ma che non è il capoluogo, Napoli. L’ultima impresa è stata in casa contro il Sassuolo capolista, battuto 5-1 con conseguente sorpasso e primo posto in classifica, con il pass per le semifinali staccato alla grande. Un autunno memorabile quello del New Torre del Greco che ha ospitato in ottobre anche il Challenger Atp Vesuvio Cup, per la prima volta nella sua storia. In passato c’era stata la tradizione del torneo ITF e poi certo, il successo delle due edizioni di Coppa Davis con la Spagna di Nadal (2005) e con il Lussemburgo (2006), ma mai un Challenger Atp. Ora la serie A1, con ambizioni di conquistare quello scudetto tricolore che in Campania hanno conquistato recentemente solo il Capri Academy (l’ultimo nel 2009).  In squadra il leader è Raul Brancaccio, vicinissimo ai top 300 del mondo, ma torrese doc, che gioca con passione per la maglia del New Torre del Greco. Con lui una splendida compagine, con giocatori di livello internazionale come Andrea Pellegrino e lo spagnolo Pedro Martinez, o come una delle bandiere del club, Giovanni Cozzolino, tutti protagonisti nell’ultimo match vincente con Sassuolo. E poi ancora Gianmarco Moroni, Fabio Parola e il doppista Filippo Palumbo, presidente e ispiratore del progetto New Torre del Greco. “In semifinale affrontiamo una squadra pericolosa come Bolzano – ha spiegato Palumbo, che è anche il direttore dello Sporting Poseidon, circolo dove gioca il New Tennis e cheha ospitato il challenger Atp – ma alle nostra portata. Ci siamo goduti questo traguardo storico, condiviso con tutti gli appassionati, ma sappiamo che l’appetito vien mangiando. Durante il recente challenger Atp ospitato sui nostri campi, la Vesuvio Cup, avevamo spiegato che per noi la stagione non era finita. Ora possiamo dire con orgoglio che ancora non è ancora conclusa visto che siamo tra le prime quattro squadre d’Italia e che tutto può ancora accadere. Noi non mettiamo limiti”.

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