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Biella, i magnifici 7 Challenger: un bilancio record

Il danese Holger Rune, futura stella del tennis mondiale, vince l'ultimo dei sette eventi organizzati da Cosimo Napolitano nella cittadina piemontese. Soddisfatti organizzatori e istituzioni: Biella ha saputo creare una catena di appuntamenti di prestigio capaci di portare nel mondo il nome della città

di | 07 giugno 2021

La lunga e spettacolare parentesi del tennis professionistico a Biella si è conclusa, dopo ben sette Challenger organizzati in tre mesi, puntando i riflettori su uno dei talenti più interessanti della Next gen. 

Il 18enne danese Holger Rune, infatti, ha scritto il proprio nome nell'albo d'oro del torneo Atp, al termine di una finale equilibrata contro l'esperto argentino Marco Trungelliti. Le accelerazioni del nordeuropeo e le qualità da combattente indomito del sudamericano hanno assicurato tre ore di spettacolo, di cui ha potuto beneficiare anche il pubblico, tornato sugli spalti di via Liguria.

“Non pensavo nemmeno di giocare a Biella: per fortuna aver raggiunto la finale in Portogallo mi ha dato uno 'special exempt' e così sono entrato in tabellone e sono arrivato sino alla vittoria”, ha raccontato Rune, che prima di Biella era numero 291 del ranking mondiale. Il classe 2003 ha poi fissato i prossimi traguardi: “L’obiettivo è arrivare al più presto tra i top 100 e questo torneo rappresenta un piccolo passo verso questo risultato”. Con la vittoria del predestinato danese si è chiuso nel segno del futuro un cerchio aperto a febbraio nel nome di uno tra i veterani più illustri, quell'Andy Murray al rientro nel circuito dopo l'ennesimo infortunio. In mezzo, tanti momenti emozionanti, come il ritorno alla vittoria di Andreas Seppi, a 37 anni compiuti, e la finale raggiunta da Lorenzo Musetti, in quella che è stata una delle sue ultimissime apparizioni nel circuito Challenger. 

Così Cosimo Napolitano del Biella Tennis Lab, organizzatore degli appuntamenti Atp in città, tira le somme di mesi di lavoro: “Sono stati sette tornei impegnativi, anche perché l'emergenza sanitaria ha reso difficile tutto il contesto, ma lo sapevo fin dall'inizio. Abbiamo comunque deciso di buttarci in questa avventura e siamo stati ripagati per il grande impegno dimostrato. Per questo risultato devo ringraziare davvero le tante persone che mi hanno aiutato in questi mesi. Il bilancio di questa serie di Challenger da record è più che positivo: tutto è andato benissimo, sia per gli appuntamenti indoor che per quelli outdoor. La soddisfazione più grande è aver fatto qualcosa di buono per il tennis italiano. Molti ragazzi mi hanno ringraziato per aver organizzato questi tornei, permettendo loro di continuare a fare il proprio mestiere anche in un momento difficile come questo. Poi sono davvero lieto di aver avuto in città Andy Murray e mi rende felice la partecipazione di due sicuri protagonisti del tennis di domani come Musetti e Rune”. 

Il consigliere del Comitato regionale della Fit Claudio Pivotto ha ricordato: “A dicembre Napolitano mi accennava alla possibilità di ospitare quattro Challenger tra febbraio e marzo e mi pareva un traguardo di portata straordinaria. Alla fine, invece, i tornei sono stati ben sette e hanno rappresentato un successo per il circolo e per Biella, regalando grande visibilità alla città e al Piemonte, nel primo anno delle Nitto Atp Finals e dei gironi di Coppa Davis".

"Ancora di più, però, mi piace pensare che questi appuntamenti abbiano contribuito, specie negli ultimi tornei con meno restrizioni per il pubblico e per gli accompagnatori, alla ripartenza del nostro territorio. Non possiamo che ringraziare, quindi, Cosimo Napolitano e il suo staff per il lavoro svolto”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il vicesindaco di Biella, Giacomo Moscarola: “Organizzare sette eventi è un grande orgoglio e il merito va riconosciuto a Cosimo Napolitano e al suo staff. Tutti noi dell’Amministrazione Comunale siamo fieri di quello che è stato fatto. Non solo per il livello sportivo, ma soprattutto per aver traghettato il nome di Biella in tutto il mondo. Solo l’iscrizione di Murray aveva permesso alla città di fare il giro del pianeta. Quindi posso ribadire che l’Amministrazione Comunale sarà sempre al fianco di organizzatori così capaci, con l’auspicio che per il futuro anche importanti aziende del territorio capiscano qual è l’impegno messo in campo per questi eventi e possano supportarli”.

Un ruolo fondamentale per la realizzazione dei Challenger è stato svolto dalla Regione Piemonte. “È stata un’occasione importante per il territorio biellese”, dice il consigliere regionale Michele Mosca. “La città ha visto passare tanti protagonisti del tennis mondiale e ora si accredita come una delle principali sedi per svolgere questa attività internazionale. Sono soddisfatto di questi risultati e auspico che si tratti di un viatico affinché si possano instaurare altre collaborazioni in vista delle Nitto Atp Finals di Torino”. 

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