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Il giovane in forza al Piatti Tennis Center fa il bilancio della stagione passata e traccia il percorso futuro
di Pietro Corso | 24 febbraio 2023
Archiviato un 2022 dove sono arrivati i primi due titoli a livello Junior, Daniele Rapagnetta ha messo nuovamente benzina nelle gambe in vista di una stagione molto importante per il suo sviluppo tennistico. Il tennista laziale fa base fissa al Piatti Tennis Center da luglio 2020 e, superato l’ambientamento iniziale, si sente sempre più a suo agio in quel di Bordighera: “Devo dire che l’intera accademia è sviluppata molto bene; dai campi di allenamento ai programmi presenti in palestra, non c’è nulla che venga lasciato al caso. Non è raro che sia presente in campo anche Riccardo, dispensando consigli preziosi a tutti noi. È una figura importante per la nostra crescita. Nel quotidiano invece sono seguito da Andrea Volpini, che è il mio tecnico di riferimento, ma spesso ci sono anche Gianluigi Quinzi e Federico Malanca”.
Sulla terra rossa di Burgas, Bulgaria, e Kranj, Slovenia, Rapagnetta ha trovato i primi due sigilli della carriera a livello under 18: “La scorsa stagione non era cominciata nel migliore dei modi, per cui portare a casa due trofei è stata una bella soddisfazione. Onestamente ritengo che sia stato fondamentale il supporto di Andrea, che sento prima e dopo ogni partita; spesso mi dà consigli su come affrontare determinati ostacoli oppure parliamo di come potevo gestire meglio alcune situazioni. Per me è molto importante avere qualcuno con cui analizzare questi aspetti”. In queste prime fasi della carriera, Rapagnetta viaggia spesso in gruppo con altri ragazzi dell’accademia, accompagnati da un preparatore: “Devo dire che a volte soffro un po’ i molti viaggi, più che altro perché poter avere una figura fuori dal campo durante le partite è utile. Al di là del match, nei momenti fuori dal campo ci sono tanti compagni e alle volte altri amici con cui passo il mio tempo”.
Nelle ultime settimane per Daniele c’è stata un’esperienza emozionante, quando dall’altra parte della rete in allenamento si è ritrovato Matteo Berrettini: “Devo ammettere che noi ragazzi dell’accademia siamo fortunati perché ci troviamo molto vicino a Montecarlo, per cui se dei professionisti chiedono di poter giocare a Bordighera siamo noi ad essere chiamati. L'emozione è stata forte, sia perché Matteo è un grande tennista ma anche perché è romano come me. Nei primi scambi c’è stata un po’ di tensione, poi mi sono sciolto ed è andata abbastanza bene; a livello personale Berrettini è simpaticissimo ed è capace di farti subito sentire a tuo agio, è stato bello conoscere anche Marco Gulisano e Vincenzo Santopadre che erano presenti insieme a lui”.
Dopo una dura preparazione invernale, Rapagnetta ha iniziato il suo 2023 con due ITF da 15.000 dollari a Monastir, città dove tornerà ancora nelle prossime settimane prima di giocare nuovamente i tornei Junior: “L’obiettivo che ci siamo dati con Andrea Volpini è di giocare un totale di 60 partite quest’anno. Tennisticamente sto lavorando molto sul dritto, dove l’idea è di trovare una palla più pesante; a me piace molto giocare in maniera offensiva, ma un altro aspetto su cui devo stare attento è la gestione di alcuni momenti della partita visto che non tutti i punti sono uguali e in alcuni casi spingere al massimo non è la soluzione”.