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Marco Miceli: 'Il primo challenger una forte emozione'

Dopo due anni trascorsi a Foligno, il tennista di Formia è ripartito dall'Enjoy Sporting Club di Roma. "Ero sceso a Napoli per una pizza - racconta - e mi sono ritrovato a giocare il mio primo torneo challenger"...

di | 09 ottobre 2021

Marco Miceli in azione durante il challenger di Napoli

Marco Miceli in azione durante il challenger di Napoli

22 anni, la maggior parte dei quali passati sui campi da tennis. L’approdo all’Enjoy Sporting Club di Roma ha dato a Marco Miceli una nuova dimensione. A Napoli, ha giocato il suo primo match nel main draw di un torneo challenger uscendo sconfitto in tre set con lo slovacco Andrej Martin, numero 120 del mondo.

“Ho iniziato questa nuova avventura con Francesco Aldi e Giuseppe Fischetti all’inizio di aprile – racconta Miceli – e devo dire che le cose stanno andando molto bene. ‘Peppe’ lo conosco da tanti anni, è un amico, ed è anche grazie a lui che ho avuto modo di avvicinarmi a Francesco. Sono due ragazzi straordinari. Il mio percorso è iniziato tanti anni fa a Latina, sui campi del Capanno Tennis Academy, ed è passato attraverso il Centro Sportivo Eschilo2 di Roma e la Tennis Training School di Foligno. Gli ultimi due anni trascorsi in Umbria mi hanno dato tanto ma ho sentito che era il momento di cambiare. Adesso faccio base all’Enjoy Sporting Club, zona sud della capitale. Sono carico, e ho voglia di pormi obiettivi ambiziosi”.

La nuova parola d’ordine è continuità. “Finalmente mi sento sereno, in campo e fuori, e di questo non posso che rendere merito ai miei nuovi allenatori. Sanno come e quando trasmettere calma ed infondere fiducia, aspetti chiave del nostro sport. Come prima cosa siamo riusciti a mettere un po’ di ordine in campo e da lì in poi i risultati si sono visti. Non avevo iniziato bene la stagione, raccogliendo al massimo alcuni quarti di finale nei tornei del circuito ITF. Ho perso tante partite nei tie-break decisivi, sconfitte che hanno lasciato il segno e che non vedevo l’ora di cancellare”.

Napoli come punto di partenza. Una presenza, quella nel torneo campano, nata totalmente per caso e trasformatasi presto in una bella realtà. “Devo essere onesto, non mi davo possibilità di poter partecipare al torneo. Con Francesco e Giuseppe avevamo voglia di pizza e ci siamo detti ‘Perché non mangiarla nel miglio posto in assoluto?’. Tra cancellazioni dell’ultimo minuto e altri colpi di fortuna sono riuscito ad entrare nel tabellone cadetto e a qualificarmi per il main draw dopo le vittorie con Elliot Benchetrit e Francesco Maestrelli. Prima del match con Martin, rinviato di un giorno a causa della pioggia, ci siamo concentrati sull’aspetto tattico. Iniziata la sfida ho capito presto che questo è un livello in cui posso dire la mia e che mettendo un po’ di esperienza da parte ho la possibilità di togliermi alcune soddisfazioni”.

L’ultima parte dell’anno è alle porte, con la consueta programmazione da gestire. “Adesso è il momento della Serie A. Gioco per il TC Sinalunga e so che possiamo fare bene. Spero di tornare presto a confrontarmi nel circuito challenger e per farlo devo passare inevitabilmente dai 15K e 25K, magari vincendone qualcuno. Testa bassa e lavorare, è presto per fare bilanci”.

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