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Vito Darderi è tornato in Europa ed è subito partito con il piede giusto nei tornei Tennis Europe.
di Lorenzo Ercoli | 29 maggio 2021
Vito Darderi è ripartito a mille. Il classe 2008, vincitore dell’ultima Coppa Lambertenghi, al ritorno in Europa ha subito disputato due tornei Tennis Europe ottenendo ottimi risultati. Al Bergantov Memorial di Maribor si è spinto in semifinale, eliminando ai quarti di finale Egor Gorin. L’azzurro ha inflitto un netto 6-2 6-2 al giovane russo, n°3 under 14 a livello europeo. “Sono entrato in campo con l’idea di non mollare niente e volevo ottenere un grande risultato. Ho giocato bene e sono contento di com'è andata - ha commentato Vito, successivamente sconfitto in semifinale dall’olandese Thijs Boogaard -. Nei tornei Tennis Europe sapevo avrei incontrato tanti ragazzi forti. Il livello della competizione è alto come me lo aspettavo, però mi sono fatto trovare preparato e non mi sarei aspettato di arrivare subito in semifinale”. Attualmente impegnato a Skopje, per il Jug Open, Vito si prepara a disputare la finale del torneo contro il vincente del match tra il rumeno David Popa ed il connazionale Matteo Sciahbasi. “Sono molto contento di essere tornato in Italia perché qui posso giocare tanti tornei e migliorare. In Slovenia per esempio sono rimasto senza gambe quando ho giocato la semifinale ed è subito qualcosa che ho assimilato per i tornei successivi - ammette Vito, che coglie l’occasione per parlare del suo tennis -. Sulla terra mi posso esprimere al meglio, i miei colpi hanno molto spin e quindi sul duro sono meno incisivi. Il rovescio è invece il colpo con il quale sento meglio la palla in assoluto”.
Nei mesi invernali come di consueto, Vito e Luciano sono tornati in Argentina dove tuttora vive la madre. La loro attività naturalmente non si è interrotta e si sono allenati con il padre Gino, loro allenatore che ha spiegato il lavoro svolto: “In primis abbiamo fatto tanto lavoro fisico. A Londra durante le ATP Finals dove Luciano è stato invitato come sparring, lì abbiamo conosciuto Martiniano Orazi, preparatore atletico di Diego Schwartzman. Con lui abbiamo curato molto il lato atletico facendo doppie sessioni di lavoro. In campo hanno lavorato con me, ho trovato uno sparring per entrambi e hanno lavorato in maniera molto simile. Poi siamo stati anche aiutati dal fisioterapista Claudio Bosco e dal nutrizionista di Del Potro che ha curato l’alimentazione dei ragazzi. Abbiamo fatto molto bene in questi mesi ed è importante perché i ragazzi sono arrivati bene all’inizio di stagione”. Dopo aver seguito Luciano sin dall’inizio, Gino sta ripercorrendo la stessa strada con Vito: “Vito è speciale, ha un plus rispetto a quella che è la sua età. Ha vinto la Lambertenghi lo scorso anno, fisicamente è molto avanti e ha il vantaggio di essere in una famiglia di tennisti, dato che è aiutato da me e da Luciano - evidenzia Gino -. Poi anche io adesso ho più esperienza. Gli anni con Luciano mi hanno insegnato tante cose ed essendoci già passato adesso so più cose su come impostare la carriera di un ragazzo”.
Partiti con una semifinale in Slovenia ed una finale da giocare in Macedonia del Nord, Gino è molto soddisfatto di quanto fatto finora anche se il cammino resta lungo: “Quest’anno vogliamo fare tanti tornei internazionali perché arricchiscono il giocatore in campo e fuori. Questi saranno poi utili anche per qualificarsi ad eventi importanti come Le Petit As ed il Master Tennis Europe. Tra gli under 13 ci sono due-tre giocatori molto forti, Vito sa che deve allenarsi e lavorare. In questo sport si vince e si perde, ed assimilare le sconfitte fa parte della vita di un tennista, anche perché in questo sport sono più le volte che perdi di quelle in cui vinci”. Verosimilmente la programmazione di Vito prevederà due-tre tornei al mese, ma molte cose saranno decise a stagione in corso a seconda di risultati ed altri avvicendamenti: “Vito fa qualche torneo in meno rispetto a Luciano quando aveva la sua età, preferisco lavorare magari un 30% in più sul campo. Vito è forte mentalmente ed è un ragazzo che lavora e si applica, con lui stiamo seguendo un programma serio e forte”.