-

Jack Draper, è amore vero con il Challenger di Forlì

Secondo titolo in un mese per l’inglese in Romagna: dopo aver vinto di il Città di Forlì 2, ha concesso il bis ieri (Città di Forlì 4) e ci riproverà ancora questa settimana: “C’è qualcosa in questi campi che mi rende più incisivo”

di | 21 febbraio 2022

Jack Draper e Tim Van Rijthoven

Jack Draper e Tim Van Rijthoven

In controtendenza al 2021, che ha visto l’Italia e gli italiani particolarmente indigesti in termini sportivi ai britannici, l’inglesissimo Jack Draper si diverte come un bambino e gioca come un top20 in quel di Forlì.

Per il nativo di Sutton, che nonostante i 193cm d’altezza e un tennis maturo è pur sempre un ragazzo di 20 anni, è arrivato il secondo titolo challenger in meno di un mese, dopo il trionfo al Città di Forlì 2, sempre sul duro indoor di Villa Carpena, fulcro del tennis europeo in questo inizio di stagione.

Nella finale del Città di Forlì 4, Draper ha schiantato l’olandese Tim Van Rijthoven con un netto 6-1 6-2, in un’ora scarsa di gioco. Il 24enne olandese, rivelazione del torneo, arrivava dalle qualificazioni e cercava la settima vittoria consecutiva ma, forse complice la stanchezza, non ha trovato profondità sufficiente dei colpi, offrendo all’avversario dei rimbalzi a trequarti campo e a mezza altezza su cui Draper scaricava un altro tipo di voltaggio tennistico.

“Per me l’obiettivo settimanale era già raggiunto, riuscendo ad arrivare in finale dalle qualificazioni, quindi rimane una settimana molto positiva – ci ha raccontato Van Rijthoven –. Oggi non avevo il tennis per battere Jack, lui serviva benissimo e praticamente non commetteva errori. Ad essere sinceri non mi sentivo nemmeno troppo bene ma tutti i complimenti vanno a lui, ha giocato un gran torneo e ha già vinto qui, oggi è stato semplicemente un giocatore migliore”.

I complimenti del finalista sono stati ricambiati dal vincitore, Draper, che ha analizzato con precisione la sua partita:

“Tim era sempre pericoloso durante il match. Sentivo di star giocando un buon tennis ma è stata questione di pochi momenti importanti: se non li avessi vinti sarebbe stata molto più equilibrata. È stato uno di quei match che sembrano facili sul tabellone finale ma penso si sia visto che non è stato così. Tim è un bel giocatore e farà grandi cose”.

Poi, inevitabilmente, una riflessione sulla sua storia d’amore con i campi del Villa Carpena:

“Non sono mai stato in un posto in cui ho vinto due tornei di così alto livello. È bello essere qui, ho sempre giocato bene, c’è qualcosa in questi campi che rende il mio gioco più incisivo e sono contento che il mio lavoro e i miei sacrifici vengano ripagati così”.

Jack Draper, che già l’anno scorso si prese la soddisfazione di vincere un set contro Djokovic a Wimbledon, si è svegliato stamattina dentro i primi 200 al mondo e l’impressione è che abbia ancora molte posizioni da scalare. Una alla volta, ricominciando dai suoi campi preferiti, nel Challenger Città di Forlì 5, al via oggi.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti