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La tennista romana, che all'Emilia Romagna Open ha ritrovato vittoria e sorrisi, è a caccia di un posto nel main draw del WTA 250 di Nottingham
di Lorenzo Andreoli | 04 giugno 2021
Martina Di Giuseppe sta ritrovando il sorriso. Dopo una prima parte di stagione con più ombre che lui, la tennista romana ha vissuto giornate importanti al WTA 250 di Parma. Atterrata in Inghilterra per prepararsi al meglio alla stagione su erba, “Di Giu” giocherà le quali del torneo di Nottingham prima delle qualificazioni a Wimbledon.
“Le condizioni in cui sono arrivata all’Emilia Romagna Open – racconta Martina – non erano delle migliori. All’inizio di maggio, nel $25.000 di Praga, avevo vinto la prima partita del 2021 dopo una lunga serie di sconfitte all’esordio e stavo cercando ancora la giusta confidenza con il mio tennis. Quando non si riesce a vincere è necessario non perdere il focus, restare concentrati e continuare a dare il massimo negli allenamenti quotidiani. Purtroppo mi porto dietro qualche problema alle ginocchia sin da dicembre, è la solita tendinite che mi tormenta da quando sono bambina e con la quale, tutto sommato, mi sono abituata a fare i conti. Alcuni giorni fa male, altri meno. Con la polacca Kawa, nel primo turno di qualificazioni, ero sotto set e break ma non mi sono data per vinta e sono riuscita a ribaltare la situazione. Da quel momento in poi sono spariti i fantasmi e ho cominciato a giocare meglio, sentendo la palla nel modo che piace a me e godendo al massimo delle ottime condizioni atmosferiche di Parma”.
Dall’Emilia-Romagna, passando per le qualificazioni al Roland Garros fino a Nottingham. “Mi seguono sempre Gianluca Pasquini e Massimo Capone, ma in Francia con me c’era Francesco Bessire. Anche a Parigi ho dato il massimo – prosegue la tennista capitolina – vincendo un bel match di primo turno con Varvara Flink prima di andare a sbattere su Sramkova. La Flink è una ragazza straordinaria, oltre ad essere una brava tennista. Sono certa che potrà togliersi delle belle soddisfazioni. L’erba? Ci ho giocato solamente nel 2019 e devo ammettere di essermi divertita tanto. È una superficie sulla quale il servizio ed il rovescio in slice rendono al massimo e so di potermi esprimere bene. Pensare ai punti e alla classifica è normale ma ciò che conta davvero è aver ritrovato qualche sensazione speciale. Ora bisogna andare avanti e giocare”.