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Pizzigoni, i primi risultati del ‘Metodo Berrettini’: ''All’Aniene grande organizzazione, contento delle prime vittorie''

Il giovane tennista romano classe 2006, in forza da settembre al Circolo Canottieri Aniene, è appena rientrato dalle trasferte in Kuwait e Svezia

di | 23 marzo 2023

Massimo Pizzigoni (Foto Pietro Corso)

Massimo Pizzigoni (Foto Pietro Corso)

Nella lista di nomi del tennis laziale si sta affermando sempre di più Massimo Pizzigoni. Il romano classe 2006, nato e cresciuto tennisticamente al Play Pisana, fa ora base fissa al Circolo Canottieri Aniene dove da settembre ha cominciato a collaborare con un folto staff. “Qui all’Aniene mi trovo benissimo con tutti, è un circolo molto organizzato – ha detto Pizzigoni –. Nel quotidiano mi alleno con Marco Barbiero, responsabile del settore agonistico, ma insieme a me ci sono anche Enrico Sellan, Paolo Spezi, Alberto Lommi e Matteo Ruzzi”. Dopo un 2022 nel quale ha cominciato a giocare i primi tornei all’estero, è in questa stagione che Massimo ha ottenuto i primi risultati a livello ITF Junior. Negli scorsi mesi ha sollevato ben quattro trofei, due in singolare e due in doppio, nei J30 di Al Zahra, in Kuwait, prima di raggiungere la semifinale del J30 di Sundsvall, Svezia: “Sono molto contento di queste belle vittorie, specie perché arrivavo da un infortunio abbastanza serio al piede che mi aveva tenuto fuori per un po’; è stata una grande soddisfazione”. 

Al Circolo Canottieri Aniene il numero dei giovani promettenti è in aumento anche grazie al lavoro del responsabile del settore agonistico Marco Barbiero: “Negli ultimi due anni ci siamo allargati molto e tra gli under 10 e gli under 18 ci sono circa 35 agonisti. Tra di loro c’è Massimo, uno dei ragazzi che più viene convocato al Centro Tecnico Federale di Tirrenia e che consideriamo un elemento molto importante del nostro parco giocatori”. Per curare la preparazione di Pizzigoni l’Aniene ha deciso di prendere spunto dal metodo organizzativo utilizzato per Matteo Berrettini: “Confrontandoci con Vincenzo Santopadre, che ancora oggi è direttore tecnico della parte tennistica del circolo, abbiamo concluso che sarebbe stato fondamentale far ruotare diversi professionisti intorno a Massimo cosicché possa essere preparato sotto ogni punto di vista. Stanno arrivando i primi risultati e ne siamo contenti; prima della fine del 2023 ci piacerebbe portarlo a giocare uno Slam Junior, ma comunque vada continueremo il nostro percorso verso la stagione 2024”. 

Marco Barbiero e Massimo Pizzigoni (Foto Pietro Corso).

Nel frattempo, Pizzigoni continua a lavorare tra terra rossa e cemento per migliorare ogni aspetto del suo tennis. “Il mio gioco si basa principalmente su servizio e dritto – ha spiegato il classe 2006 –. È dalla parte destra del campo che comando lo scambio, anche se l’obiettivo è di crescere ancora da ogni punto di vista. Sin da quando sono piccolo amo il tennis di Roger Federer, è davvero il mio idolo e penso che sia il massimo rappresentante di questo sport. Seguo anche i percorsi di tutti i tennisti italiani, naturalmente c’è un occhio di riguardo per Matteo Berrettini che mi piace molto”. Dopo un’ulteriore tappa a Tirrenia, dove ci sarà spazio per confrontarsi ancora con la Federazione, Pizzigoni ripartirà a competere dal J200 di Firenze per poi proseguire con il filotto di tornei italiani, sempre alla caccia di nuove soddisfazioni. 

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