
Chiudi
Hanno 30 anni in due i vincitori dell'edizione 2021 dell'Open (limitato ai 2.4) di Ivrea. Tra gli uomini, trionfa Luigi Nasta, 17 anni; tra le ragazze, titolo alla giovanissima Marzia Paola Pieragostini, 13 anni ancora da compiere, che si allena a Bordighera nel team di Riccardo Piatti
di Raffaele Viglione | 11 aprile 2021
Se non è un record, di certo si avvicina molto. Il torneo limitato 2.4 organizzato dall’Ivrea tennis Academy, ospitato nei giorni scorsi sui campi di Albiano d’Ivrea, entrerà negli annali come quello dei trent’anni. Trent’anni che non stanno ad indicare il numero delle edizioni, bensì la somma delle età dei vincitori del tabellone maschile e femminile: Luigi Nasta, 17 anni e Marzia Paola Pieragostini, 13 ancora da compiere.
Nel maschile il vincitore, tesserato per la Canottieri Casale e con classifica 2.5, ha avuto la meglio in finale su Andrea Libré del Verde Lauro Fiorito, anch’egli 2.5, con il punteggio di 7-5, 6-3. Luigi Nasta, studente del Liceo Sobrero di Casale Monferrato, commenta così il suo momento: “Questa è una stagione complicata per tutti; per me è iniziata bene, con la finale raggiunta nel torneo di Caselle, poi ho giocato due tornei senza ottenere grandi risultati e sono arrivato a Ivrea non in piena fiducia, ma sono riuscito comunque a rimanere concentrato e far valere il fatto di essere la testa di serie numero 1. La finale è stata combattuta, con un break per set. Nel primo parziale ho annullato sette palle break e poi gli ho tolto il servizio; in quel momento la partita ha preso un’altra piega, anche se nel secondo parziale ho concesso altre palle break, riuscendo però anche in quel caso a mantenere il servizio. Sono soddisfatto per aver saputo giocare al meglio i punti importanti, che alla fine hanno fatto la differenza. Tre anni fa ero 3.4 e a fine stagione sono diventato 2.8 - conclude il piemontese -, poi ho proseguito in una crescita graduale. Mi aspetto di migliorare ancora e salire di livello, continuando soprattutto a divertirmi”.
Se nel tabellone maschile le gerarchie di classifica hanno trovato riscontro in campo, nel femminile è prevalso l’effetto sorpresa, con la vittoria di una giocatrice non testa di serie, Marzia Paola Pieragostini (classifica 2.7) che ha superato Mihaela Covrig (2.8) dell’Asd Verbania, con il punteggio di 3-6, 6-2, 10/4. La giocatrice, che compirà 13 anni il prossimo 27 maggio, ha dimostrato di sapersi difendere grazie alle sue qualità tecniche, ma anche attraverso una tenuta mentale invidiabile, contro giocatrici comunque giovani, ma con più esperienza di lei. “Ho vinto tre delle quattro partite disputate a Ivrea al super tie-break e questo mi fa molto piacere, perché significa che sono stata capace di rimanere lucida nei momenti più importanti del match”, osserva Pieragostini.
“Mi sono confrontata con tenniste complete, che giocano bene ogni fondamentale. Per batterle ho sfruttato i miei punti di forza, come il rovescio e i colpi al volo, con cui ho una buona confidenza. Sto facendo un percorso di crescita che sarà lungo e impegnativo - aggiunge la tennista che si allena presso il Piatti Tennis Center di Bordighera - e lavoro per migliorare giorno dopo giorno, perché voglio raggiungere obiettivi importanti”. Sull’attività di club, Paolina, come è chiamata nel circuito, aggiunge: “Sono tesserata per l’Us Beinasco, un circolo prestigioso che ha ottenuto grandi risultati nel recente passato e sono molto orgogliosa di far parte della rosa delle squadre di serie C e di A2. Sarà di certo un’occasione per fare tesoro dell’esperienza di giocatrici più grandi”.
Sabino Iezza, referente del circolo e giudice arbitro del torneo, si dice soddisfatto dell’appuntamento da poco concluso: “Abbiamo accettato un numero di giocatrici e giocatori tale da poter concludere il torneo nei tempi prestabiliti. Il livello di tennis espresso è stato più che discreto: le due semifinali maschili, per esempio, sono state partite belle e intense. Certo, il periodo è quello che è e richiede di mettere in atto limitazioni spiacevoli, ma necessarie, come il divieto di ingresso al pubblico. Nonostante i contro, molti tennisti hanno la possibilità di giocare e questo è fondamentale per un circolo come il nostro, che ha un settore agonistico numeroso”.