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Il roveretano piega in rimonta il francese Mathys Erhard e conquista sulla terra rossa del Tc Bolzano lo “Sparkasse Alperia Trophy”
di Redazione | 08 agosto 2023
Piega in rimonta il francese Mathys Erhard e conquista sulla terra rossa del Tc Bolzano lo “Sparkasse Alperia Trophy”.
Terzo titolo Itf per Oradini, il più importante per il valore del torneo e il montepremi, 25mila dollari, ma anche il più bello e appagante, perché arriva dopo dopo tre ore e ventidue di lotta, salvando un match point, da sfavorito, contro un avversario, Erhard, transalpino di Toulouse, che aveva appena toccato il suo best ranking al numero 341 Atp.
Un giocatore in salute e in condizione, recente semifinalista al Challenger olandese di Amersfoort, dopo aver messo sotto anche un top 100 come l’argentino Diaz Acosta. Per il 25enne roveretano, numero 423, si trattava della seconda finale del 2023, dopo quella persa con Lorenzo Rottoli a Santa Margherita di Pula lo scorso aprile, la settima in carriera.
Una finale che gli restituisce le certezze tecniche e l’intensità agonistica un po’ mancate nelle ultime settimane. E una gran bella iniezione di fiducia che può spingere nuovamente il nostro tra i primi 400 della graduatoria mondiale, per proseguire il percorso di crescita. Per la legittima soddisfazione del capitano dell'Ata Laurynas Grigelis che ha seguito il match dalla tribuna. Oradini sarà la punta della formazione trentina impegnata in autunno nella rincorsa alla serie A1.
Carattere, determinazione, voglia, qualità. Ci ha messo un po’ di tutto Giovanni Oradini per tenere costantemente in tensione il filo del match. Ha avuto bisogno di un set e mezzo per riuscire ad aprire qualche piccola crepa nel solido muro difensivo eretto dal francese. Pochissimi errori gratuiti, un diritto bello pesante, Erhard non ha dato appigli inizialmente al tennista roveretano, ha capitalizzato al meglio l’unica palla break concessa nel quarto game da Oradini, (che ne mancherà poi una sul 2-4), per incamerare il primo parziale.
Il trentino però ha continuato a perseguire con coraggio e convinzione i suoi schemi offensivi, variando maggiormente lunghezza e profondità, utilizzando tutti gli angoli del campo, e l’arma della palla corta per spezzare il ritmo del transalpino, e prendersi a rete qualche punto importante. Ha recuperato da 0-40 nel terzo gioco, ricucendo uno strappo che poteva diventare letale, e alla prima vera esitazione del suo avversario gli ha tolto il servizio salendo sul 5-3.
Qui Erhard ha avuto subito tre opportunità per rientrare, due consecutive avanti 15-40, ma nel momento più delicato Oradini ha ritrovato il pieno sostegno della battuta per scacciare il pericolo e trascinare la sfida al terzo set. Sfruttando l’inerzia ha allungato sul 3-1 40-15, ma non ha trovato la forza per assestare la spallata probabilmente decisiva. Ripreso il break, Erhard ha riacquistato fiducia, ha ricominciato a macinare da fondo e si è arrampicato sino al match point, avanti 5-4 40-30. Oradini è stato bravo però a mantenere la lucidità necessaria per mettere in campo una prima robusta e cancellare l’occasione.
La partita si è infilata così nel tie-break, il francese l’ha approcciato come peggio non poteva, prosciugato, quasi svuotato di energie, ha cacciato due diritti in rete e commesso un doppio fallo. Quasi una dichiarazione di resa, che il trentino ha avallato con due rovesci vincenti, il secondo sull’assalto disperato del rivale. Oradini è volato in un amen sul 6-0, per poi chiudere il parziale 7 punti a 1 con una splendida e delicata volée bassa. Più bello di così.
Finale: G. Oradini (3, Ita) b. M. Erhard (1, Fra) 4-6 6-3 7-6(1)