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La società bresciana, organizzatrice della manifestazione sui campi del Tennis Forza e Costanza, conquista la seconda edizione dei Campionati regionali a squadre di tennis in carrozzina. Ma a vincere è anche l’evento: un format nato in Lombardia che funziona, piace e aiuta la crescita del movimento. Anche per questo merita di essere esportato nelle altre regioni d’Italia
14 giugno 2021
Ivano Boriva, Edgar Scalvini e Alberto Saja di Active Sport premiati per il titolo regionale. Con loro, da sinistra: Alberto Paris (direttore tecnico Tennis Forza e Costanza), Fabrizio Benzoni (consigliere Comune di Brescia) e Walter Schmidinger (consigliere Comitato Regionale FIT) (foto Antonio Di Leo)
Difficile immaginare un evento migliore. Perché la seconda edizione del Campionato regionale a squadre di tennis in carrozzina è stata un successo su tutta la linea: a livello numerico, organizzativo, di qualità di gioco e chi più ne ha più ne metta, rendendo vincente la scommessa a metà fra il Comitato regionale della Fit e la società bresciana Active Sport, di nuovo organizzatrice dell’evento. Nel 2020 avevano accolto la Final Four, con l’obiettivo di dare continuità ai loro progetti dopo la cancellazione (per questioni sanitarie) del torneo internazionale Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi, e quest’anno che l’evento Itf è stato di nuovo fra le vittime delle difficoltà dovute alle restrizioni, a Brescia hanno fatto ancora di più. Non solo la Final Four, ma un intero evento in sede unica, che ha portato sui campi del Tennis Forza e Costanza undici squadre da sei province diverse, per un totale di oltre trenta atleti lombardi.
Ed è finita che, al termine dei quattro giorni di gara divisi fra fase a gironi e fase finale, il titolo regionale l’hanno conquistato proprio i bresciani, che nel 2020 si arresero in finale alla Canottieri Baldesio di Cremona e otto mesi più tardi si sono presi la rivincita, grazie al 3 a 0 di una finale mai davvero in discussione. Edgar Scalvini ha firmato il punto dell’1-0 battendo per 6-3 6-2 il mancino lodigiano Giovanni Zeni, anche lui fra i primi 10 giocatori della classifica nazionale, mentre sul campo adiacente Alberto Saja è stato più lucido di Constantin Mircea nei momenti decisivi, spuntandola per 6-4 7-5 e consegnando ad Active Sport il punto della vittoria. A completare la festa dei padroni di casa il successivo doppio, vinto da Scalvini e Ivano Boriva contro Zeni e Nazzareno Petesi, per 6-2 6-1. Ottimo anche il piazzamento in semifinale – per il secondo anno consecutivo – di Special Bergamo Sport e OSHa-APS (Como), battute a testa alta in due sfide molto più aperte di quanto dicessero i pronostici.
La formazione della Canottieri Baldesio di Cremona, seconda classificata. Da sinistra: Giovanni Zeni, Chiara Pedroni, Nazzareno Petusi, Constantin Mircea e il capitano Roberto Bodini (foto Antonio Di Leo)
“Desideravamo tanto questo titolo – ha detto Marco Colombo, presidente di Active Sport – per ripagare l’impegno dei ragazzi e per poter dedicare il trofeo alle famiglie Camozzi, nostro storico title sponsor e sostenitori di tutte le nostre attività, che stanno attraversando un periodo di lutto per la perdita del caro Ettore. A lui va un pensiero, un ricordo e di nuovo un grazie: siamo sicuri di averlo reso orgoglioso una volta di più. L’evento è stato un successo, la nostra qualità organizzativa si è confermata su standard molto alti e in attesa di poter riproporre nel 2022 il torneo internazionale Camozzi Open abbiamo assistito a quattro giorni di bel tennis. Tanti ragazzi si sono messi in gioco in un evento di grande valore, molto utile come vetrina per il tennis in carrozzina. Abbiamo visto in azione anche numerosi atleti che non sono soliti frequentare i tornei nazionali e internazionali: per loro questo evento può essere uno stimolo per prendere il tennis sempre più seriamente, e ciò non può che fare bene alla crescita del movimento”.
I ragazzi di Active Sport: Edgar Scalvini, Ivano Boriva e Alberto Saja (foto Antonio Di Leo)
A proposito di crescita del movimento: l’esperimento lombardo ha funzionato di nuovo, dimostrando che l’idea di costruire un Campionato regionale a squadre merita di essere esportata anche in altre regioni. Lo sa bene Walter Schmidinger, consigliere del Comitato regionale della Fit, che ha ideato e promosso l’evento, e sta lavorando tanto per lo sviluppo del tennis in carrozzina. “Siamo molto contenti dei numeri raggiunti in termini di partecipazione – ha detto –, e la speranza è che altre regioni possano prendere spunto dalla Lombardia, per riproporre a loro volta una manifestazione simile. Ce ne sono numerose con un numero sufficiente di atleti e di società che promuovono la disciplina, quindi ci auguriamo che il progetto possa essere presto ripreso anche da altri Comitati Regionali. Lavoreremo in quella direzione”.
SEMIFINALI
Active Sport “A” b. Special Bergamo Sport “A" 2-1
Alberto Saja (A) b. Erick Trovesi (S) 6-4 6-2, Paolo Cancelli (S) b. Edgar Scalvini (A) 3-6 6-3 8/6, Boriva/Scalvini (A) b. Cancelli/Trovesi (S) 6-3 6-2.
Canottieri Baldesio “A” b. OSHa-APS Asd 2-0
Giovanni Zeni (B) b. Diego Amadori (O) 3-6 6-3 7/2, Constantin Mircea (B) b. Mauro Curioni (O) 3-6 7-5 8/6.
FINALE
Active Sport “A” b. Canottieri Baldesio “A” 3-0
Edgar Scalvini (A) b. Giovanni Zeni (B) 6-3 6-2, Alberto Saja (A) b. Constantin Mircea (B) 6-4 7-5, Boriva/Scalvini (A) b. Petesi/Zeni (B) 6-2 6-1.