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I 6 (+1) raduni in Lombardia: la formazione per tutti

Dopo il via libera anche ai nati nel 2013, torna a pieno regime l’attività dei Centri di Aggregazione Provinciale della Federtennis, sparsi su tutto il territorio lombardo. Una preziosa opportunità di formazione e confronto aperta a sempre più giovani (e ai loro insegnanti). Ecco quali sono

13 maggio 2021

Raduni provinciali Lombardia

La riforma del Sistema Italia li ha chiamati CAP, acronimo di Centro di Aggregazione Provinciale, e finalmente potranno tornare ad accogliere tutti. Non più solo i ragazzini nati nel 2011 e nel 2012, ma anche i più piccoli della classe 2013, che essendo sprovvisti (per ragioni d’età) di tessera agonistica FIT non erano autorizzati a scendere in campo al coperto, dettaglio che gli era costato l’esclusione dai primi raduni del 2021. Ma ora che si può giocare all’aperto, e il vincolo del tesseramento agonistico non è più un problema, domenica 16 maggio ai prossimi raduni provinciali sparsi in tutta la Lombardia ci saranno anche loro, chi per riprendere e chi per iniziare il percorso di formazione strutturato dalla Federazione Italiana Tennis.

Rispetto al passato, i CAP hanno cambiato rotta. Non si tratta più di raduni orientati principalmente allo sviluppo delle varie selezioni provinciali che saranno poi coinvolte nella Coppa delle Province, ma si tratta a tutti gli effetti di preziose opportunità di formazione, aperte a un numero sempre maggiore di giovani. E anche ai loro maestri, che sono caldamente invitati a partecipare, così da toccare con mano il metodo di lavoro dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” e del Settore Tecnico FIT.

“Nel corso dei CAP – spiega Luca Ronzoni, tecnico nazionale e fiduciario per la Lombardia dell’ISF  – viene utilizzata una struttura di lezione condivisa sull’intero territorio nazionale, a livello di organizzazione e metodo. Viene svolto un programma didattico di natura tecnico e tattica, che va dal riscaldamento al defaticamento, con delle esercitazioni legate a delle precise identità di gioco”. Attraverso un video, ne viene presentata e sviluppata una diversa a ogni raduno, nello specifico: attaccante da fondo, attacking player/serve&volley, contrattaccante e giocatore completo. “All’inizio di ogni raduno – dice ancora Ronzoni – il fiduciario di ciascuna provincia mostra il video ai ragazzi e poi, insieme ai tirocinanti dell’Istituto, ne coordina le esercitazioni. Sia in campo sia dal punto di vista atletico”.

Nel corso dell’anno i raduni CAP sono sei, coi ragazzi divisi per anno di nascita in modo da offrire a tutti la migliore attenzione. “In più – dice ancora Ronzoni – nelle prossime settimane verrà organizzato un settimo raduno, che sarà invece prettamente orientato alla Coppa delle Province”. Significa che a Milano come a Bergamo, Como, Brescia e via dicendo verranno coinvolti solo i ragazzini che verranno poi convocati per le selezioni provinciali della competizione, il cui calendario regionale è ancora da stabilire. Già certo, invece, che la successiva fase di macroarea (con Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta) si giocherà in Lombardia, sui campi dello Sporting Milano 3 di Basiglio. Una bella vetrina per i talenti di domani.

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