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La sconfitta in finale a Heraklion potrebbe decretare la prima stagione senza titoli Itf per la brianzola dal 2016, ma la tennista di Cesano Maderno ha buoni motivi per guardare avanti con fiducia. Per lei che è stata quasi 2 anni lontana dai campi per infortunio, giocare è una vittoria. E l’età è dalla sua parte.
27 novembre 2020
L’epilogo di una delle sue migliori settimane in carriera non è stato dei più felici, con una netta sconfitta subita nella finale dell’Itf da 15mila dollari di Heraklion (Grecia). Così per la prima volta dal 2016 Martina Colmegna potrebbe chiudere l’anno senza titoli internazionali, ma la brianzola ha comunque di che essere contenta.
Perché il 2020 della quasi 24enne di Cesano Maderno (MB) è stato comunque positivo, con tanti tornei giocati malgrado il lungo stop del circuito a causa della pandemia, e con ancora una possibilità di riempire la bacheca (grazie a un altro evento ITF in calendario a Creta).
La scorsa settimana, invece, l’obiettivo le è sfuggito sul più bello, quando dopo quattro vittorie si è trovata di fronte la 21enne rumena Andreea Amalia Rosca, che le ha lasciato un solo gioco (6-0 6-1) in una finale a senso unico. E come se non bastasse, la stessa Rosca – in coppia con la sorella Ioana Loredana – ha negato a Martina anche il titolo del doppio, che la tennista di base al Seven Infinity di Gorgonzola (sotto la guida di Luca Sala e Luca Lanzani) ha affrontato in coppia con la trentina Melania Delai.
Per la Colmegna, tuttavia, la trasferta in Grecia resta preziosa: coi punti già raccolti si è assicurata un posto attorno al numero 480 del ranking WTA, non così lontano dal suo record di 416, ormai vecchio di un paio d’anni.
L’obiettivo è quello di migliorarlo, e magari raggiungere quelle posizioni che permettono di affacciarsi alle qualificazioni dei tornei del Grande Slam. Ma essere una tennista, per Martina, non è mai stato così scontato, visto che a nemmeno 18 anni era stata costretta ad andare sotto i ferri per un grave infortunio alla spalla, restando lontana dai campi per quasi due anni.
Non ha mai mollato, anzi, ne ha approfittato per finire la scuola, si è diplomata ed è tornata più forte e più matura. A due mesi dal ritorno, era in campo agli Internazionali BNL d’Italia, dopo aver superato a sorpresa le pre-qualificazioni e da allora non ha mai smesso di provarci. Ha vinto quattro titoli Itf, si è tolta varie soddisfazioni e chissà che il bello non debba ancora venire. A nemmeno 24 anni, due dei quali trascorsi senza racchetta, il tempo è ancora tutto dalla sua parte