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La sedicenne marchigiana vince il suo primo titolo da professionista, nel doppio, e raggiunge due volte in semifinale ed un quarto di finale nel singolare, nei tre tornei ITF da 15 mila dollari che si sono svolti nella località siciliana
di Roberto Cozzi Lepri | 23 novembre 2021
Cercava risposte e nuove sfide Federica Urgesi alla vigilia del trittico di tornei ITF, con montepremi di 15 mila dollari, in programma a Solarino, in Sicilia. Voleva capire a che punto fosse il suo percorso di crescita, entrare in punta di piedi nel circuito professionistico che aveva solamente assaggiato in un paio di comparsate, al 25 mila di Grado lo scorso anno e al 15 mila di l’Aquila, sempre sconfitta al primo turno di qualificazione. Oggi la 16enne marchigiana di Fano, nata il 29 gennaio del 2005, torna a casa con un bilancio estremamente positivo ma anche con tante certezze in più, vittorie stimolanti ed il primo titolo ITF della sua giovane carriera. Nella prima settimana di Solarino 1 Urgesi ha colto, sui campi in sintetico dello Zaiera Tennis Resort, il suo primo successo pro sconfiggendo al primo turno un’ottima tennista come la svedese Jacqueline Cabaj Awad, 498 del ranking WTA e prima testa di serie del seeding, arrivando fino ai quarti di finale. Pochi giorni dopo la talentuosa promessa azzurra è riuscita a fare anche meglio, raggiungendo la semifinale partendo dalle qualificazioni. Nell’ultimo 15mila Federica ha replicato arrivando nuovamente in semifinale e regalandosi una ciliegina sulla torta decisamente gustosa, ovvero il titolo nel doppio in coppia con Denise Valente. Le due giovani hanno alzato la coppa al cielo dopo aver battuto in finale Melania Delai e l’australiana Alicia Smith.
“Quando sono arrivata in Sicilia non pensavo sinceramente di ottenere questi risultati, di vincere partite difficili contro avversarie di alto livello. Sono molto felice perché ho dimostrato il mio valore di fronte ad una platea importante, ho fatto vedere che posso ben figurare in questi palcoscenici; Queste 3 settimane mi hanno aiutato a trovare maggiore fiducia nelle mie potenzialità, ho scoperto che posso giocare bene e vincere con continuità”.
A Solarino 3 l’arma in più di Federica è stato sicuramente il servizio, risultando la giocatrice con il maggior numero di aces messi a segno: in 4 match li ha collezionati ben 13.
“Non conoscevo questa statistica, effettivamente ho servito molto bene in queste settimane “.
Adesso qualche giorno di riposo nella sua Fano insieme alla famiglia, poi il 25 mila di Selva Val Gardena ed infine il ritorno al Centro di preparazione olimpica di Formia, la sua seconda casa da quando a 13 anni decise di salutare la famiglia per inseguire i suoi sogni sotto la guida del settore tecnico della federazione ed in particolare di Vittorio Magnelli e di Tathiana Garbin.
“A Formia mi trovo benissimo, sono pronta ad iniziare il quarto anno con tanto entusiasmo, insieme ad un bel gruppo sia dentro che fuori dal campo. Nostalgia di casa? Devo dire di no. Vivo per il tennis, adoro questo sport, faccio tanti sacrifici per raggiungere i miei obiettivi ma li faccio sempre con piacere.”
Federica Urgesi ama descriversi come una giocatrice a tutto campo, abile a variare il suo gioco durante il match, capace di trovare soluzioni alternative nei momenti difficili: ”Ho molta confidenza con il servizio, di rovescio di solito sbaglio poco e sto lavorando quotidianamente per migliorare il mio dritto”.
Che bilancio fai della stagione che sta per concludersi?
“Piuttosto positivo. Non avevo iniziato molto bene il 2021. Nella prima parte dell’anno non ho giocato bene e di conseguenza anche i risultati sono mancati. Poi sono cresciuta, ho cominciato ad esprimermi meglio in campo ma senza vincere molte partite. Nell’ultima parte sono riuscita ad abbinare le prestazioni con i risultati, vincendo anche l’ITF under 18 di Palermo”.
Ma cosa riserverà il 2022 alla 16 enne marchigiana che sta affrontando la delicata fase di passaggio dal circuito juniores a quello professionistico?
“Innanzitutto spero di andare a giocare gli Slam Juniores, a partire dal Roland Garros. La classifica potrebbe consentirmi di entrare nelle qualificazioni, sarebbe un sogno per me. E poi continuerò a fare esperienza tra i professionisti nei tornei ITF”.