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L'istruttore salva un tennista grazie al defibrillatore

Fabio Canetto, istruttore di tennis del Circolo Tennis Selargius ha salvato la vita a un socio che ha avuto un infarto mentre giocava a tennis. L'intervento è stato pronto e decisivo grazie all'abilitazione del tecnico al primo soccorso e all'utilizzo tempestivo del defibrillatore presente nella struttura. Ancora un esempio dell'importanza dei corsi e delle abilitazioni di primo soccorso e del defibrillatore che hanno evitato una tragedia

di | 13 gennaio 2024

Fabio ha 28 anni ed è Istruttore di Primo grado di tennis, padel e beach tennis dal 2015. Una vita per il tennis e nel tennis, sempre con la racchetta in mano e da tanti anni sui campi del Circolo Tennis Selargius, di cui il padre Alessandro è presidente. Un giorno come un altro, una lezione di tennis in campo con la solita passione, ma all'improvviso nel campo accanto, un socio di 71 anni durante la sua solita partitella si accascia: una tragedia per fortuna solo sfiorata grazie all'intervento di Canetto.

Ma non vuole essere chiamato "eroe", spiega Fabio Canetto: "Ho solo fatto il mio dovere seguendo alla lettera le manovre che ho imparato nei corsi di formazione e aggiornamento per primo soccorso". 
Il Circolo Tennis Selargius, paese del primo hinterland di Cagliari, a 7 km dal Capoluogo, ha due campi e sono molto frequentati dalla scuola tennis e dai soci. E come tutti i giorni in un campo c'era una lezione di tennis tenuta dall'Istruttore di Primo grado Fabio, mentre nel campo a fianco c'erano i soci. All'improvviso uno di loro si inginocchia e poi si accascia: è chiaro fin da subito che si tratta di un infarto. "Mi sono precipitato subito nell'altro campo - racconta Canetto - sono intervenuto subito con il massaggio cardiaco, mentre un altro socio andava a prendere il defibrillatore della struttura e un altro chiamava il 118".

Fabio Canetto

Sono state necessarie due scariche: poi Marco Melis di 71 anni si è ripreso. "Ha ripreso fiato e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo" racconta emozionato Fabio che sottolinea l'unica cosa che gli stava a cuore: "salvarlo".
E così è stato e il tennista è fuori pericolo. Ma se si può raccontare una storia a lieto fine è grazie al gesto eroico dell'Istruttore FITP, che ha fatto tesoro dei corsi di primo soccorso e ha avuto la freddezza e la lucidità per intervenire nel miglior modo possibile. Quella che poteva essere una tragedia sui campi del circolo inserito nel polo sportivo Generale Porcu è invece una storia bella da raccontare, non solo per sottolineare il gesto di Fabio, ma per ricordare a tutti i circoli di tennis, padel, beach e tutte le strutture sportive, l'importanza del defibrillatore e soprattutto avere nel circolo, in questo caso proprio uno dei tecnici, con l'abilitazione e la certificazione in regola per intervenire e saper utilizzare il dispositivo.

Sui campi del CT Selargius, presieduto da Alessandro Canetto, da qualche giorno c'è un "Santo", così viene chiamato Fabio, figlio di Alessandro, che oltre ad aver ereditato la passione per il tennis e l'amore per la racchetta ha anche nel DNA come il papà, volontario della Croce Rossa, l'istinto e la vocazione per aiutare gli altri. Che però non basterebbero se non fossero supportati dai corsi di primo soccorso e dalle relative certificazioni, perchè sui campi da tennis non ci si improvvisa giocatori, tecnici né, tantomeno, eroi. 

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