
Chiudi
Spegne 70 candeline il torneo open del TC Pegli, che rinnova quest’anno la sua tradizione con una edizione davvero all’altezza dell’importante compleanno.
di Enrico Casareto | 25 giugno 2021
Spegne 70 candeline il torneo open del TC Pegli, che rinnova quest’anno la sua tradizione con una edizione davvero all’altezza dell’importante compleanno.
Dal 25 giugno all’11 luglio, sui campi del club di via Sabotino, si daranno battaglia i migliori seconda categoria, attratti da un torneo che vanta una storia importante e un montepremi davvero di prim’ordine per un open, ben seimila euro.
Si può tranquillamente dire che il torneo di Pegli negli anni si è tinto di azzurro, perché sulla terra rossa dei campi ricavati dalla vecchia Villa di una nobile famiglia genovese, si sono avvicendati fin da fine anni ‘40 tanti prima categoria spesso protagonisti in Coppa Davis o nelle nazionali di Coppa del Re o Coppa De Galea.
Vale la pena ricordare nomi come quelli di Giordano Maioli, Gian Enrico Maggi, Mario Caimo, Tonino Zugarelli, Enzo Vattuone, Paolo Cane’, Luca Bottazzi.
L’albo d’oro dei vincitori è di livello assoluto e ha proposto all’attenzione del pubblico tanti beniamini che hanno saputo entrare nel cuore degli appassionati, come Ciruolo, Musa, Grossi.
Uno su tutti, Enrico Cocchi, che fu protagonista in quello che negli anni ottanta era il famoso trofeo Elaq del TC Pegli. Il giocatore di Civitavecchia a Pegli si impose tre volte, la prima dopo la finale della tappa di Valletta Cambiaso del circuito satellite estivo 1987, persa contro Massimiliano Narducci.
A quei tempi Cocchi era a ridosso dei primi 600 giocatori del ranking ATP ed era reduce da vittorie su Nargiso, Camporese e Rossi. Ma ancora a metà anni novanta, nel 1993, Enrico Cocchi era ai nastri di partenza dell'open pugliese da prima testa di serie, tesserato per il TC Montecatini.
A Pegli si sono disputate negli anni tante battaglie che rimangono nella memoria degli appassionati di tennis genovesi.
Fra le finali maggiormente apprezzate dal pubblico, è ricordata da tutti gli appassionati quella giocata nel 2012 da Giulio Di Meo e Pietro Ansaldo. Il genovese ex campione europeo under 16 voleva centrare quell’anno il poker di vittorie a Pegli, ma Di Meo, per alcuni anni alfiere del Park Genova e nel 2012 protagonista della promozione in A1 del TC Udinese non fu della stessa idea. Alla fine di meo la spuntò 64 57 75 fra gli applausi del solito numeroso pubblico.
Il pubblico, un valore aggiunto per l ‘ open del TC Pegli, che fin dalle prime edizioni del torneo ha sempre gremito il circolo, apprezzando soprattutto i match delle sessioni serali, una tradizione estiva che quest’anno il club del presidente Arena dimostra di voler consolidare.
C’è’ bisogno di ripartire, dopo un anno tanto difficile e pieno di preoccupazioni a causa della pandemia. Il TC Pegli con il suo storico torneo vuole dare il suo contributo di spensieratezza. E siamo sicuri che i tifosi del tennis genovese e ligure sapranno apprezzare una volta di più un appuntamento storico del nostro sport.