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Il ventinovenne siracusano è il coach della statunitense Mattek - Sands
di Sicilia | 17 febbraio 2021
Tra libri, studio e campo da tennis. Ettore Zito, 29 anni, difende i colori del Match Ball Siracusa di cui è uno degli atleti simbolo delle compagini di punta. Attualmente vanta una classifica da 2.5, ma è stato anche 2.2. A livello under ha spesso incrociato la racchetta con Marco Cecchinato e Salvatore Caruso contro i quali ha più volte prevalso.
Nel 2011 ad Ettore, per gli amici “toro” viene offerta da un coach americano una borsa di studio e si trasferisce in America dove studia e si allena con tanti tennisti Atp di buon livello. Nel 2015 si laurea in Economia a Nashville nel Tennessee. Dopo qualche mese trascorso a casa sua in Sicilia, decide di accettare la proposta di tornare negli States per un Master biennale a Phoenix in Arizona durante il quale allena la squadra universitaria locale e contestualmente porta a compimento gli studi. E proprio nel 2017, ha modo di conoscere la forte tennista americana Bethanie Mattek - Sands.
“Siamo entrati in contatto quando ero a Phoenix ad effettuare il master. Il gancio è stato l’Head Coach della mia università ovvero Greg Prudhomme. All’inizio (maggio 2017) non ho avuto modo di lavorare subito con la Mattek, in quanto le serviva uno sparring partner che potesse viaggiare insieme a lei e il coach – spiega Zito – ed io stavo finendo il mio percorso in America. Poi purtroppo Bethanie a Wimbledon ha avuto un gravissimo infortunio alla rotula (in quel periodo era n. 30 al mondo in singolo e n. 1 in doppio) ed è stata per lei una bruttissima batosta. Verso ottobre mi sono messo in contatto col suo allenatore e da novembre 2017 ho iniziato a farle da sparring, e a poco a poco abbiamo cementato il feeling sul campo. In un primo tempo, stavo molto attento a darle la pallina nel modo più accurato possibile in quanto aveva difficoltà a muoversi a causa dell’infortunio. Dopo un’interruzione della collaborazione a causa di varie circostanze, ci siamo risentiti nel giugno 2019 quando lei ha messo fine alla collaborazione col suo coach dell’epoca. Nel novembre di quello stesso anno, abbiamo fatto la preparazione invernale in vista del 2020 ma, come sappiamo tutti, a marzo l’attività è stata stoppata per via del Covid”.
Durante il lockdown, nel corso dei numerosi momenti trascorsi insieme (Ettore è stato anche a casa della Mattek e del marito) l’ex n 1 al mondo in doppio e campionessa olimpica a Rio nel misto, decide di lavorare full time col ventinovenne siracusano.
Una giocatrice che ha sempre dato l’impressione di essere estrosa e solare nonostante gli infortuni.
“Ho conosciuto tante giocatrici – prosegue Zito – lei è diversa da tutte le altre. E’ una persona estremamente solare che ti trasmette serenità e allegria. Ho avuto la “sfortuna” di conoscerla nel periodo peggiore della sua carriera, ma nonostante la frustrazione post infortunio, non ho mai avuto problemi con lei. Davvero una bella persona, come certifica il fatto che ha molte amiche nel circuito. Spero, e sono convinto, che la nostra collaborazione durerà a lungo”.
Lo scorso anno prima degli Internazionali Bnl d’Italia, la trentacinquenne giocatrice americana ha avuto modo di conoscere la “seconda casa” di Zito, ovvero il Tc Match Ball Siracusa che è servito d’appoggio per preparare sia il torneo romano che il Roland Garros. Sarà anche per il 2021, una preziosa base per gli allenamenti propedeutici alla stagione europea sul rosso.
“Per i soci del circolo è stato bello durante quei giorni ammirare una giocatrice di questo livello . Sono stati tutti molto cordiali ed affettuosi con lei”.
Venendo alla stretta attualità, la parentesi australiana tra quarantena, tamponi e qualche piccolo intoppo.
“Eravamo entrambi consapevoli che questa stagione sarebbe cominciata sulla falsariga di quella passata con le giuste e necessarie restrizioni dovute alla pandemia e quindi sapevamo che per due settimane avremmo dovuto effettuare una quarantena di 14 giorni nella camera dell’Hotel, eccezion fatta per 5 ore di libertà al giorno per gli allenamenti. Per nostra sfortuna, nel volo da Los Angeles a Melbourne, un coach e un assistente di volo, sono risultati positivi al Covid e per tale ragione sono saltate le nostre ore di libertà fuori dall’Hotel . Non è stato semplice stare due settimane chiusi senza poter uscire. Devo comunque fare i complimenti a Tennis Australia per tutto quello che sta facendo per i giocatori, le giocatrici e per noi coach. Adesso che siamo “liberi” ho avuto modo di ammirare la bellezza del posto. Sono molto felice di essere qui”.
Nel team della Mattek Sands c’è un'altra figura nata a Siracusa ed altrettanto importante come Zito, ovvero l’osteopata Cary Galeano, anche lui presente a Melbourne. “Cary ha trattato Bethanie quando siamo venuti lo scorso anno in Sicilia, ho pensato che le sarebbe stato di grande ausilio una figura come quella di un osteopata che le curasse il fisico. Abbiamo in programma anche gare di singolare oltre alle due di doppio”.
Grande amico di Zito non può che essere il suo conterraneo Salvo Caruso. “Ci stiamo vedendo in questi giorni. Abbiamo fatto qualche volta colazione con lui e Paolino Cannova, tuttavia la giornata va via talmente veloce che il tempo per stare insieme è poco. Sono felice per le due partite che ha vinto e gli auguro di fare altrettanto bene la settimana prossima. Il ruolo di coach per una giocatrice di questo livello richiede molta energia e pochi momenti di relax. Per fortuna – conclude Zito -Bethanie ha anche il marito che la segue e le dà una mano”.
Tra le sue principali passioni c’è la Juventus, al punto da svegliarsi sabato 6 febbraio alle 4 del mattino in Australia per assistere al match tra i bianconeri e la Roma.