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Anche il padel ha il suo Australian Open, con finali a Melbourne Park

È scattata oggi la prima edizione del Australian Padel Open, torneo di categoria Rise del Cupra FIP Tour che fra sabato e domenica porterà il padel internazionale a Melbourne Park. Un veicolo preziosissimo per la promozione del padel in Australia. Nel main draw anche un giocatore italiano e un celebre coach… di tennis

di | 24 gennaio 2023

Padel e tennis sono due sport diversi e anche in Italia si muovono ormai su canali differenti, ma uno dei mezzi migliori per la promozione della disciplina della pala rimane la scelta di portarla nei grandi tornei internazionali dello sport cugino, frequentati da tantissimi appassionati. È successo per anni al Foro Italico di Roma, poi anche al Roland Garros e dal 2022 è così anche all’Australian Open.

Lo scorso anno l’impianto di Melbourne Park ha accolto un primo campo nei pressi della Rod Laver Arena, con l’obiettivo – in collaborazione con l’International Padel Federation – di fare promozione al gioco, mentre dodici mesi dopo in riva allo Yarra arriveranno le fasi finali dell’Australian Padel Open, il più importante torneo internazionale FIP mai approdato nel continente. Si tratta di un evento maschile e femminile di categoria Rise (secondo gradino dei cinque proposti dal Cupra FIP Tour), ma con quasi 15.000 euro complessivi di montepremi e tanti giocatori che si affacceranno per la prima volta al circuito FIP, capace nella passata stagione di proporre oltre 60 tornei in una ventina di nazioni diverse.

All’appello mancava un solo continente e la lacuna è stata colmata, con il via da oggi alle qualificazioni sui quattro campi dello One Padel, primo impianto della città sorto nel 2021 nel sobborgo di Docklands. Giovedì scatterà il tabellone principale, mentre da sabato il torneo si sposterà sul campo allestito a Melbourne Park, con semifinali e finali da giocare proprio mentre nella vicina Rod Laver Arena le star della racchetta si contenderanno due dei titoli più ambiti della stagione tennistica.

In Australia negli ultimi anni il padel ha vissuto una crescita molto più contenuta rispetto a quella dei principali stati europei e di tanti altri paesi sparsi per il mondo, ma non è detto che il boom non possa arrivare da qui in avanti. I responsabili di Padel Australia (la Federazione locale) sono certi del futuro sviluppo della disciplina, anche grazie a eventi promozionali come quello di Melbourne dove il campo è allestito fin dalle qualificazioni, con un paio di istruttori quotidianamente a disposizione di chiunque voglia provare a cimentarsi nel padel.

Fra sabato e domenica, invece, spazio a tutti i classici protagonisti del circuito nazionale Australian Padel Tour, stavolta a caccia di un posto nel ranking mondiale FIP. Ma, dando uno sguardo al tabellone principale dell’evento, ricco di australiani di nascita e di altri adottivi dai cognomi spagnoleggianti, non può sfuggire qualche nome particolare. Come quello del bresciano Andrea Melisi, che da qualche tempo ha mollato il tennis a favore del padel (subito con buonissimi risultati) e ha deciso di sobbarcarsi la trasferta down under con l’obiettivo di raccogliere punti preziosi, da testa di serie numero 2 a fianco di Emeric Navarro, compagno dal cognome che promette grandi cose.

Oppure quello di Craig O’Shannessy, il celebre coach esperto di numeri e strategia che in passato ha lavorato anche con Novak Djokovic e oggi collaborato con ATP, Wimbledon e tanti altri, compresa la Federazione Italiana Tennis e Padel. L’australiano, praticante e appassionato di padel, ha ricevuto una wild card in coppia con Bradley Sewell. Il padel è uno sport di tattica e percentuali: il suo pane quotidiano.

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