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Arruabarrena come la Vinci: passa al padel ed è subito protagonista

A sei mesi dall’annuncio dell’addio al tennis, l’ex numero 52 della classifica WTA ha giocato per la prima volta nel Cuadro Final di un torneo del WPT, ad Abu Dhabi. Una transizione molto veloce, aiutata da grandi ambizioni e da un coach di primissimo piano. “Forse questa scelta – dice lei – non è stata una follia”

di | 22 febbraio 2023

A volte, per cambiare completamente vita basta un attimo. Lo scorso anno Lara Arruabarrena giocava il suo ultimo torneo da professionista con la racchetta da tennis, perdendo – contro l’azzurra Elisabetta Cocciaretto – al primo turno delle qualificazioni dell’Australian Open, mentre poco più di tredici mesi dopo l’ex tennista spagnola ha appena vissuto la prima esperienza nel tabellone principale di un torneo del circuito mondiale di padel, sul Centrale del Master WPT di Abu Dhabi.

Contro due fuoriclasse come Bea Gonzalez e Marta Ortega l’ex n.52 WTA e la compagna Ana Fernandez de Osso Fuentes non sono riuscite ad andare oltre un doppio 6-1, ma al dì là della quasi inevitabile lezione rimediata dalla terza coppia al mondo, per la trentenne basca conta la qualificazione e il percorso, che l’ha vista diventare l’ultima delle ex giocatrici di tennis convertite con successo al padel.

Il caso più famoso è quello di Marta Marrero, ex quarto finalista del Roland Garros che col tennis ha smesso in tempo per diventare numero uno nello sport “cugino”, ma c’è anche quello di Roberta Vinci, che dopo aver appeso la racchetta al chiodo al termine di una carriera straordinaria è riuscita in un solo anno di World Padel Tour (e nemmeno a pieno regime) ad arrivare vicina alla top-50. Nel 2022 la tarantina riuscì addirittura a conquistare il main draw al suo primo torneo in assoluto, mentre la Arruabarrena ha dovuto attendere il quinto, ma per certi versi la sua scalata è stata ancora più rapida, visto che dall’addio al tennis al debutto da professionista nel padel ha impiegato pochi mesi.

Lara Arruabarrena versione tennista: qui impegnata in un doppio di Fed Cup con la nazionale spagnola

Tutto è iniziato meno di un anno fa: Lara aveva deciso che l’Australian Open sarebbe rimasto il suo ultimo torneo da tennista, con un asterisco sullo Us Open qualora fosse riuscita a entrare. Non ce l’ha fatta ed è per quello che l’annuncio social dell’addio alla racchetta è datato agosto, sette mesi dopo l’ultimo incontro, ma i primi contatti col padel risalgono già a marzo del 2022.

“Dopo aver deciso che col tennis poteva bastare così – ha spiegato la spagnola, vincitrice in carriera di due titoli WTA – stavo valutando cosa fare nel mio futuro, quando alcuni amici mi hanno suggerito di provarci col padel. Ma venivo da una carriera fatta di anni di viaggi e competizione, per uno sport molto esigente come il tennis. Ero satura mentalmente e l’idea di ricominciare da zero con un nuovo sport, riprendendo ad allenarmi ogni giorno, non mi faceva impazzire”.

Tuttavia, piano piano i dubbi hanno lasciato spazio al “perché no”, così Lara ha alzato la cornetta e ha chiamato Marta Marrero, che conosceva da quando la prima era ancora in attività come tennista. “Mi ha suggerito di parlare col suo coach Juan Alday (oggi ex, ndr) – continua –, che peraltro già avevo conosciuto perché anni prima insegnava padel nel centro dove io mi allenavo come tennista, a Sant Cugat. Gli ho spiegato le mie intenzioni, mi ha ascoltato e ha detto ‘bene, lunedì si inizia’. Era venerdì pomeriggio”.

Lara si è allenata senza particolari pretese per qualche mese, poi ha staccato completamente fra luglio e settembre, per vivere un’estate da persona comune come non le era mai capitato, quindi una volta rimasta fuori dalle qualificazioni dello Us Open ha messo via i pensieri legati al tennis e si è convinta a fare ancora più sul serio nel nuovo sport. Sempre via social ha pubblicato il 1° settembre la prima foto con la pala, insieme a Juan Alday, accompagnata dalla didascalia “si comincia”. Da lì non si è più fermata.

Lara Arruabarrena con la compagna Ana Fernandez de Osso Fuentes, classe 1986

Nell’ottobre dello scorso anno la Arruabarrena ha debuttato nel World Padel Tour, giocando gli ultimi tre Open del calendario, e quest’anno ha iniziato la stagione con l’obiettivo di disputare tutti i tornei. Non è riuscita a qualificarsi per l’Open dell’Argentina, ma ci è riuscita per l’evento di Santiago del Cile (13-19 marzo) e ha fatto subito il bis ad Abu Dhabi. Con i 31 anni in arrivo a marzo la spagnola non è più una ragazzina, ma nel padel l’età media è ancora più alta rispetto al tennis: una manciata di stagioni (minimo) se le può godere a pieno, con l’obiettivo di arrivare sempre più in alto.

Al suo fianco, in questo inizio di 2023, la castigliana Ana Fernandez, che con i suoi quasi 37 anni è una delle veterane del circuito e ha l’esperienza giusta per aiutarla a bruciare le tappe. “Avere a fianco una giocatrice come lei, che frequenta questi tornei da tanto tempo, è sicuramente d’aiuto. Cerco di migliorarmi ogni giorno: devo crescere ancora tantissimo sia nel colpi sia a livello tattico, oltre che nella comunicazione. Trovo il tutto ancora un po’ strano, perché nel tennis non ero abituata a comunicare in campo, ma nel padel è fondamentale. Ci sto lavorando”.

Intanto, come detto, i risultati sono stati subito convincenti. “Non mi aspettavo un inizio simile – ha detto ancora –, ma quando ho scelto di intraprendere questo percorso ho deciso di dedicarmi al padel al cento per cento, altrimenti avrei lasciato perdere. Per questo, il mio obiettivo è di essere sempre competitiva, indipendentemente del risultato. Se poi arriva una vittoria, tanto meglio. Gli ultimi traguardi mi danno grandi motivazioni: sono curiosa di vedere cosa mi riserverà il futuro, e inizio a pensare che cominciare a trent’anni una seconda carriera in un nuovo sport non sia stata del tutto una follia”.

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