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Babolat pensa alle donne, con la prima linea di racchette al femminile

Il brand francese ha lanciato sul mercato la prima linea di pale pensate esclusivamente per le donne, componente preziosissima del mondo del padel. La particolarità dei 4 nuovi modelli è in un peso al di sotto degli standard, figlio dei due millimetri di spessore in meno. Toglie qualcosa in termini di potenza, ma aiuta altrove

di | 23 marzo 2023

Il padel viene sempre definito come uno sport molto femminile: perché lo praticano numerose donne di tutte le età, e perché è molto meno rara rispetto ad altri sport la possibilità di vedere delle donne in campo insieme agli uomini, sia per delle partitelle fra amici sia nelle competizioni, in particolare nei vari circuiti amatoriali. Aggiungici che l’Italia ha nove top-100 nella classifica mondiale femminile e nemmeno un uomo (fra i nati nel nostro paese) in quella maschile ed ecco che il concetto prende ulteriore forma.

Non a caso, nelle numerose linee di racchette lanciata dai vari brand viene quasi sempre inserito un modello pensato per le donne, generalmente più maneggevole grazie a un peso ridotto. Ma mai nessuna azienda era arrivata a lanciare una collezione interamente pensata per le donne. A fare per prima il grande passo è stata Babolat, che propone un’intera collezione al femminile, formata da quattro pale, scarpe e anche una borsa. Un passaggio che potrebbe aprire una nuova frontiera nel mondo dell’attrezzatura, identificando sempre di più la differenza fra le esigenze in campo delle donne e quelle degli uomini. Due le parole chiave della linea: confort e leggerezza.

Come già svolto prima della realizzazione dei suoi modelli di punta della linea Viper, quando Babolat identificò sostanzialmente tre tipi di giocatore di padel provando a costruire dei telai in grado di soddisfare le esigenze di tutti, anche stavolta il brand francese è partito dallo studio dei movimenti e delle abitudini delle donne sul campo da padel, arrivando a lanciare quattro nuove pale, le due della linea Dyna (Energy e Spirit) e le due della linea Stima, sempre denominate Energy e Spirit.

Tuttavia, la vera divisione si può fare sulla base del materiale di produzione, che determina anche le differenze di prezzo. Le due Energy combinano l’esclusiva tecnologia Carbon Flex con la gomma black Eva all’interno del nucleo, il che le rende più performanti rispetto alle due Spirit, la cui superficie è invece in fibra di vetro. Un dettaglio che riduce un tantino le performance ma anche il prezzo di listino, che scende da 240 a 180 euro.

Un fattore importantissimo, come prevedibile, è il peso, molto contenuto anche in virtù dei due millimetri di spessore in meno rispetto ai 38 fissati come soglia da non superare: sono 330 grammi per le due Dyna, il che compensa in termini di maneggevolezza la forma a diamante e il conseguente bilanciamento alto; 335 grammi per le due Stima. Un peso al di sotto degli standard di mercato, che promette di rendere la vita più facile alle padeliste. Dovranno rinunciare a qualcosina in termini di potenza, ma per guadagnarci altrove.

Molto accattivante anche il design dei vari modelli, che di certo non passano inosservati. A completare la collezione femminile il nuovo modello di calzature Sensa Women, proposto in due colori e con l’immancabile suola by Michelin, e due nuove borse col bianco come colore dominante.

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