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Bandeja o remate: come fare sempre la scelta giusta

La prima soluzione serve per tenere la rete, la seconda per provare a chiudere il punto. Ma specialmente a livello amatoriale, quando la tattica è quella che è, può capitare di fare confusione. Ecco qualche dritta – anche di posizione – per sapere sempre quale colpo è meglio utilizzare

di | 17 novembre 2022

Bandeja e remate (o smash, per chi arriva dal tennis) sono soluzioni che si utilizzano in risposta a un pallonetto della coppia avversaria, ma la differenza fra le due è enorme: cambiano posizione, esecuzione, velocità e soprattutto obiettivo della giocata. La prima serve infatti per permettere al giocatore di difendere la propria posizione nei pressi della rete, il che dovrebbe essere sempre l’obiettivo primario visto che nel padel è lì che si vincono i punti. Lo smash, invece, è un colpo di “definición”, per dirla come gli spagnoli, ovvero che serve e chiudere lo scambio.

Tuttavia, specialmente a livello amatoriale, quando la tecnica è in costruzione e la tattica è raramente il punto forte, capita di vedere giocatori che fanno parecchia confusione fra una soluzione e l’altra, presi dal desiderio di chiudere il punto a tutti i costi. Visto che – come accennato – fra remate e bandeja c’è una grande differenza, ci sono anche alcune piccole regole facili da seguire per capire quando è preferibile una soluzione piuttosto dell’altra.

Generalmente, un giocatore si trova nel situazione ideale per eseguire una bandeja quando, mentre occupa una posizione di attacco, riceve un pallonetto da parte dalla coppia rivale. Se il globo è di media profondità, quindi ha senso colpire al volo piuttosto che lasciarsi scavalcare dalla palla e concedere la rete agli avversari, la soluzione ideale è appunto la bandeja, da giocare a media velocità, così da avere il tempo di tornare a rete e recuperare la posizione offensiva ideale.

Per eseguire una buona bandeja, il movimento del corpo (prima ancora che della pala) è fondamentale. Il giocatore deve indietreggiare con passi laterali, spalle alla griglia, con il braccio di gioco già aperto e l’altro pronto ad aiutare il movimento. Bisogna colpire cercando di spostare in avanti il peso del corpo, così da utilizzare l’inerzia per seguire la traiettoria della palla e riavvicinarsi automaticamente a rete. Un dettaglio molto importante, perché l’obiettivo del colpo è proprio quello di mantenere la posizione offensiva, quindi prima la si recupera e meglio è.

L’impatto ideale della bandeja è a lato del corpo (e non sopra la testa), con la palla leggermente dietro la schiena, roteando le spalle. L’ideale è fare in modo di trovare una buona profondità ma facendo sì che la palla non abbia un rimbalzo particolarmente generoso, così da complicare la difesa degli avversari, obbligati a colpire (spesso dopo l’impatto sul cristallo di fondo) una palla destinata a rimanere bassa.

Un altro obiettivo della bandeja è quello di creare la situazione ideale per offendere, quindi lavorare i rivali ai fianchi fino a quando da parte loro arriva un globo più corto. A quel punto, invece di colpire con la bandeja, è il momento di passare allo smash. Un colpo secco, deciso, da impattare più in alto rispetto alla bandeja, con il braccio in estensione e l’altro che aiuta nella ricerca della palla. Il peso del corpo si sposta in avanti al momento dell’impatto, in modo da dare alla pallina la potenza desiderata.

Volendo identificare nel campo una zona adatta per colpire il remate e una per utilizzare la bandeja, generalmente è il caso di utilizzare lo smash quando si riesce a impattare la pallina nella zona che va dalla rete a metà della seconda griglia laterale. Data la vicinanza con la rete, c’è lo spazio necessario per ottenere il risultato desiderato, mentre colpire la pallina troppo indietro (come con una bandeja) potrebbe rivelarsi controproducente. Se invece il pallonetto è più profondo, è consigliabile non usare il remate (i professionisti lo fanno comunque, ma è un’altra storia) e provare a tenere la rete con la bandeja.

Ma attenzione: non sta scritto da nessuna parte che tutto ciò che non è remate sia bandeja. Se il pallonetto scende entro la linea del servizio, è bene provare a tenere la rete, ma quando i rivali trovano grande profondità è sempre consigliabile evitare di colpire al volo, indietreggiare e ripartire da fondo. Nel padel la pazienza paga sempre. O molto spesso.

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