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Bela e Sanyo come nel 2021: basta poco per dirsi addio

La pubblicazione dell’entry list dell’Open di Bruxelles conferma le voci degli ultimi giorni: Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez hanno messo (di nuovo) fine alla loro partnership. Una separazione un po’ affrettata, dovuta ai troppi forfait. Il primo farà coppia col giovane Yanguas, il secondo con Momo Gonzalez

di | 18 aprile 2023

Dalle bocche dei diretti interessati non è ancora arrivata alcuna parola, ma la pubblicazione dell’entry list dell’Open WPT di Bruxelles della prossima settimana ha confermato quanto si sapeva ormai da giorni: fra Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez è finita un’altra volta. Una separazione dai contorni simili a quella di due anni fa: anche allora i due argentini avevano iniziato bene la stagione, vincendo anche dei titoli, ma poi un infortunio di Bela aveva rovinato i piani della coppia ed era finita di lì a poco.

Stavolta, invece, i due sono riusciti a disputare solamente i primi tre tornei dell’anno, peraltro cogliendo un’ottima finale a Doha nel primo Major del calendario Premier Padel, ma poi hanno rinunciato ai tre tornei successivi, sempre per “colpa” di Bela. Nei primi due il motivo sono stati dei non meglio specificati problemi famigliari, mentre nel terzo ci si è messa una lesione agli adduttori – accusata in allenamento – che ha richiesto più tempo del previsto. Pareva tutto pronto per il ritorno la scorsa settimana Granada, tanto che Sanyo era già in Andalusia in attesa del compagno, invece un’ecografia di controllo effettuata alla vigilia della partenza ha consigliato a Bela di fermarsi ancora per qualche giorno, così i due hanno collezionato un nuovo forfait, diventato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

In attesa di saperne di più da parte dei due giocatori, pare scontata la decisione di Sanyo di non attendere oltre. Una scelta dolorosa (per il pubblico) ma legittima: a quasi 39 anni l’argentino non ha più troppo tempo davanti a sé, e non ne vuole perdere per colpe altrui. Facile, inoltre, immaginare che abbia avuto il suo peso anche il caso di due anni fa, quando invece Sanyo attese il rientro del compagno, ma da lì in poi faticarono a ritrovare il rendimento delle settimane precedenti, fino a prendere strade diverse.

A partire da Bruxelles (dove tornano Galan-Lebron), Belasteguin giocherà insieme a Mike Yanguas, mentre Sanyo farà coppia con Momo Gonzalez. In sostanza si sono mischiate due coppie, con la seconda che era nata da poco e peraltro aveva iniziato alla grande, vincendo a Reus il primo Open 500 dell’anno (la categoria che ha sostituito i vecchi Challenger). Tuttavia, di fronte alla chiamata di due leggende vien da pensare che i due abbiano accettato di buon grado, convinti di guadagnarci entrambi.

Di certo è una possibilità molto preziosa per Yanguas, uno dei giovani più promettenti del circuito che ha dimostrato a più riprese di meritarsi un’occasione a fianco di uno dei giganti. Molto interessante anche la coppia Gutierrez-Gonzalez, che unisce due dei giocatori con più estro ad aver mai messo piede su un campo da padel e prenota un posto fisso negli highlights. La somma dei loro punti gli consegna la quarta testa di serie (e un bye al primo turno dei tornei da 28 coppie), mentre Belasteguin/Yanguas diventano la settima coppia del Tour.

Tornando alla separazione fra due dei giocatori più forti – e amati – di tutti i tempi, è impossibile negare un po’ di amarezza per come è finita, come era stato facile lasciarsi prendere dall’entusiasmo qualche mese fa, quando dopo aver consegnato il titolo mondiale all’Argentina annunciarono l’inatteso comeback. In un padel sempre più potente e fisico, Bela e Sanyo erano l’eccezione, capaci di vincere con uno stile di gioco vintage, più lento e ragionato. Non sempre funzionava, però non passava mai inosservato. Andranno avanti a proporre le loro idea a fianco di altri compagni, ma non sarà la stessa cosa.

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