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Coello e Tapia fanno 13: nessuno li può fermare

Lo spagnolo e l’argentino trionfano anche nel P1 di Mendoza del circuito Premier Padel, conquistando il quarto titolo in quattro settimane e il tredicesimo del 2023. Battuti Galan/Lebron in semifinale e Stupaczuk/Di Nenno in finale. Il loro dominio si fa sempre più impressionante

di | 07 agosto 2023

Cosa mancava allo stratosferico 2023 di Arturo Coello e Agustin Tapia? La capacità di vincere quattro tornei nell’arco di quattro settimane. Una lacuna che lo spagnolo e l’argentino hanno colmato fra luglio e agosto, regalandosi un mese da favola che ha allargato ancora di più il già ampio divario con tutti gli avversari. Semplicemente, oggi nessuno ha il livello per fermarli. Era capitato che non riuscissero a vincere il titolo per due tornei di fila e sembrava già una mezza crisi, invece la coppia d’oro è ripartita alla grandissima e col successo nel P1 argentino di Mendoza del circuito Premier Padel ha completato il poker, aperto nel Major di Roma e proseguito prima nel P1 di Madrid e poi nell’Open WPT di Malaga.

Anche alla Aconcagua Arena, pienissima per le fasi finali, i due dominatori della stagione sono andati a segno senza cedere alcun set, vincendone 10 su 10, battendo in semifinale una versione finalmente buona dei numeri uno del ranking FIP Ale Galan e Juan Lebron (il quale pian piano sta tornando Juan Lebron) e in finale Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno, i loro principali antagonisti dall’inizio della stagione. Il problema, per i Superpibes, è che la rivalità si ferma all’elevato numero di confronti, perché il bilancio dice 9-2 per Coello/Tapia, promossi in Argentina con il punteggio di 6-2 7-6 dopo un’ora e 35 minuti.

Dopo un primo set a senso unico c’è stata bagarre nel secondo e pure una chance per gli argentini di trascinare la partita al terzo (sul 6-5 del tie-break), ma i più forti hanno detto no e al primo match-point Tapia si è inventato un numero da fenomeno che ha risolto la pratica, consegnando ai due il tredicesimo (!) titolo della stagione.

“Sono senza parole – ha detto Tapia dopo il successo, il secondo per lui nella sua Argentina –, e devo in primis ringraziare il pubblico che è stato straordinario. Abbiamo giocato una grande finale con due ragazzi contro i quali c'è una rivalità, ma sanissima. Sono davvero felice. Per Coello, invece, una vittoria che vendica la sconfitta dello scorso anno a Mendoza, in coppia con Belasteguin contro Stupaczuk e Lima, che prevalsero dopo una battaglia incredibile e due match-point annullati.

“È stata una partita durissima – ha detto il giovane fenomeno di Valladolid –, nella quale ho dovuto dare più del massimo. È stata una settimana difficile ma l'abbiamo chiusa nel migliore dei modi. È bellissimo poter giocare queste sfide e imparare sempre. Complimenti ad Agustin: ha fatto un torneo incredibile e giocato a un livello altissimo. Ora mi godo un po' le vacanze per essere pronto per ripartire”.

Nessuno le merita quanto loro, che col successo in Argentina hanno superato i 12 titoli di Belasteguin/Lima (era il 2016) e si sono portati a una sola vittoria dal record di Ale Galan e Juan Lebron, che nel 2022 vinsero dieci titoli nel World Padel Tour e altri quattro a livello Premier Padel. Con 13 tornei ancora da disputare da qui a fine stagione, e visto come è andata nei primi sette mesi, sarebbe un miracolo se il record non venisse polverizzato in fretta e poi ritoccato di settimana in settimana.

La prima chance per eguagliarlo ce l’avranno nel nuovo Open WPT di Helsinki, nella settimana a cavallo fra agosto e settembre. Il circuito Premier Padel tornerà invece dal 4 settembre, col terzo Major del calendario al Roland Garros di Parigi. In seguito gli appuntamenti di New Giza (30 ottobre-5 novembre), Acapulco (27 novembre-3 dicembre) e Milano (4-10 dicembre).

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