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Coello/Tapia show anche in Belgio: trionfano con Sanchez/Josemaria

A Bruxelles non basta nemmeno una grandissima prova di Stupaczuk/Di Nenno: lo spagnolo e l’argentino fanno 6 su 6 nel World Padel Tour e vedono ormai il numero 1 del ranking a un passo. Nel femminile nuovo titolo per Sanchez/Josemaria, che ultimamente hanno qualcosa in più rispetto a Salazar/Triay

di | 30 aprile 2023

Abu Dhabi, La Rioja, Santiago del Cile, Asunciòn, Granada e Bruxelles. È l’itinerario del viaggio in sei fermate, sei paesi diversi e soprattutto sei titoli di Agustin Tapia e Arturo Coello, che in questa prima parte di stagione non ne vogliono proprio sapere di perdere. Non c’è stato modo di fermarli nemmeno in Belgio, dove le condizioni non erano le migliori per il loro modo di interpretare il padel e dove in finale i “Superpibes” Martin Di Nenno e Franco Stupaczuk hanno giocato a un livello altissimo meritando il successo quanto loro.

Ancora una volta il WPT ha incoronato i due giovani, ormai a un passo dalla vetta della classifica mondiale occupata da Juan Lebron e Ale Galan, di nuovo assenti anche nell’Open del Tour & Taxis e quindi impossibilitati a difendere il titolo del 2022. I loro ripetuti forfait stanno sicuramente dando una mano ai rivali, ma Coello/Tapia possono controllare solamente il proprio rendimento e sin qui l’hanno fatto a meraviglia, inanellando un successo dopo l’altro. L’unica sconfitta rimane quella nel Major di Doha del circuito Premier Padel, mentre da lì in poi sono arrivati cinque titoli di fila e una mole di fiducia che renderà sempre più complesso tenere il loro ritmo. Per tutti.

In Belgio è finita 7-6 3-6 6-3 al termine dell’ennesima prova di superiorità, lottata punto su punto ma comunque favorevole ai due, sempre più amati e sempre più affiatati. Di Nenno e Stupaczuk sono riusciti a portare a vincere il loro stesso numero di punti, ma, come recita un detto del “cugino” tennis, i punti non si contano ma si pesano. Oggi non c’è nessuno al mondo che riesce a farlo meglio dell’argentino di Catamarca e dello spagnolo di Valladolid.

In Belgio è stata molto avvincente anche la finale femminile, che ha ribadito come ormai fra le coppie Salazar/Triay e Sanchez/Josemaria la differenza sia sempre meno. Anzi, ultimamente sembrano più forti le seconde, che dopo aver completato il sorpasso in vetta al ranking mondiale (col titolo di due settimane fa a Granada) hanno anche battuto le rivali per la terza finale consecutiva, superandole anche nella conta dei titoli stagionali: quattro contro tre.

Un capovolgimento di fronte figlio di due periodi di forma differenti e ben rappresentato dal 6-7 6-3 7-5 finale, risolto da un terzo set nel quale dopo una lunga rincorsa le due veterane sono riuscite a riagguantare le giovani avversarie sul 5-5, salvo poi smarrire di nuovo servizio e partita. In questo momento ad Ari y Paula sembra venire tutto facile, alle dirette concorrenti meno, ma la storia delle ultime due stagioni suggerisce di andarci piano coi giudizi: può bastare poco a stravolgere di nuovo la situazione. Quel che è certo è che, pur avendo tolto spazio a tutte le altre giocatrici, se la loro rivalità riesce a produrre un testa a testa così intenso non è certo un male per il padel.

Nell’appuntamento belga poca fortuna per le italiane: Carolina Orsi e la compagna francese Lea Godallier sono subito uscite di scena contro Goenaga/Caparros, mentre Giulia Sussarello e la spagnola Sandra Hernandez hanno superato le qualificazioni ma all’esordio nel Cuadro hanno raccolto appena due giochi contro Alonso/Collombon.

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