
Chiudi
Nel padel italiano al maschile, l’anno che va concludendosi è stato quello dell’arrivo ad alti livelli del giovane Flavio Abbate, ma anche del sesto (!) scudetto di Simone Cremona, della prima storia vittoria sul Centrale del Foro Italico e dell’enorme successo dei tornei internazionali. Riviviamo i momenti top
di Marco Caldara | 28 dicembre 2023
È difficile trovare una sola immagine simbolo del 2023 del padel italiano al maschile. Il motivo? È vero che i nostri hanno mancato l’assalto ai primi 100 giocatori del ranking mondiale FIP, che risultavano più vicini dodici mesi fa rispetto a oggi, ma nella stagione dei migliori padelisti d’Italia ci sono stati comunque tanti traguardi, sparsi dalle prime settimane dell’anno fino ai più recenti eventi di punta del calendario.
Volendo separare un nome da tutti gli altri, quest’anno non può che essere quello di Flavio Abbate, il mancino siracusano classe 2004 che in pochi mesi ha cambiato completamente la sua dimensione, entrando di prepotenza fra i big del nostro movimento. A marzo ha vinto a Roma il suo primo titolo nel circuito Slam by MINI e tanto gli è bastato per rendersi conto di avere già il livello dei migliori: una consapevolezza che l’ha spinto a fare ancora di più, fino a vincere la bellezza di tre titoli internazionali nel Cupra FIP Tour nel giro di due mesi: prima ad Agrigento e Biella con Nicolas Brusa, quindi a Zurigo a fianco dell’altro giovane Giulio Graziotti, “scippato” per una settimana al suo compagno fisso Riccardo Sinicropi per creare una partnership lampo che ha prodotto uno dei risultati più prestigiosi della stagione italiana.
La differenza anagrafica con gli altri big italiani è molto ampia, mentre l’esperienza del siciliano a certi livelli è decisamente minore. Eppure se la gioca già con tutti, il che fa pensare che per il futuro il nome più caldo sia proprio il suo.
Da un giovane rampante come Abbate a un veterano come Simone Cremona: il 2023 non è stata la sua miglior stagione, eppure il piacentino, da anni uno dei veri e propri pilastri del nostro movimento, l’ha comunque impreziosita vincendo un altro titolo nazionale, il sesto nelle ultime sette edizioni dei Campionati Italiani Assoluti. Un risultato di enorme valore, perché di stagione in stagione il movimento si è allargato e ha accolto giocatori sempre più competitivi, ma quando si tratta di lottare per gli scudetti il 36enne emiliano continua a risultare il più forte di tutti.
Cremona ha vinto a fianco di quattro compagni diversi: prima Cattaneo, poi Capitani, quindi Cassetta e infine Lorenzo Di Giovanni, col quale da un po’ di tempo puntava a fare coppia. Non ci erano mai riusciti a causa di altri impegni professionali, ma in autunno è arrivato l’accordo e non si può dire che non abbia funzionato.
Il titolo agli Assoluti di Parma, il primo della sua carriera, è uno dei due grandi traguardi della stagione di Di Giovanni, insieme alla vittoria ottenuta con Daniele Cattaneo – la prima conquistata da una coppia tutta italiana – sul Centrale del Foro Italico, che quest’anno ha accolto il BNL Italy Major aggiungendo ulteriore fascino e prestigio a uno dei quattro eventi più importanti al mondo, capace di nuovo di fare il pieno di pubblico ed entusiasmo.
Restando in ambito tornei, è impossibile non citare il successo del FIP Platinum del Tennis Club Cagliari: è stato il primo torneo di categoria al mondo e si è rivelato un successo difficile anche solo da immaginare, riempiendo all’inverosimile gli spalti del Centrale e dimostrando (aspetto tutt’altro che banale) che il padel di alto livello può fare sold out in Italia anche senza nomi come Coello, Tapia, Galan, Lebron, Navarro e via dicendo.
Una buona notizia per lo sport in generale e le sue chance di diffusione nel mondo: inevitabilmente la popolarità deve passare dai top player, ma non solo. Confermato anche il successo del Milano Premier Padel P1, capace – di nuovo – di riempire l’Allianz Cloud e di far contenti tutti: giocatori e appassionati. Se dal 2024 i tornei italiani targati Premier Padel diventeranno tre, con l’aggiunta di un P2 a Genova, è perché chi ha sposato per primo il nuovo circuito (Roma e Milano) ha aperto la via e dimostrato che la fame degli appassionati è davvero enorme anche quando si tratta di sedersi in tribuna.
Per chiudere i campionati a squadre: a livello nazionale è arrivato l’ottavo scudetto del Circolo Canottieri Aniene, che ne aveva vinti sette fra 2015 e 2021 quando la competizione era mista, ed è tornato prepotentemente al comando ora che è divisa fra uomini e donne, siglando una doppietta. Allargando gli orizzonti, nel 2023 del padel italiano c’è stata anche la medaglia di bronzo per la nazionale dei Super Seniors (categorie over 50/55/60) nella prima edizione degli europei FIP per veterani, giocata a La Nucia (Alicante).
Oltre al risultato di squadra, dagli uomini anche un titolo continentale negli Open a coppie, categoria over 55, con Maurizio Serafini e Matteo Bartolini. Per le coppie italiane anche 3 bronzi, a testimonianza di come il nostro paese sia a tutti gli effetti uno dei più importanti nell’universo del padel. E non solo per numero di praticanti e di eventi organizzati, ma anche di qualità a tutte le età.