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Dopo tennis e squash, ora Tecnifibre punta anche sul padel

Raggiunti risultati di prestigio negli altri due sport di racchetta, nei quali l’azienda francese ha equipaggiato vari numero uno, Tecnifibre ha messo gli occhi sul mercato del padel, ingaggiando i primi testimonial. Manca la star, ma vien da pensare che arriverà: la storia del brand racconta di un’espansione continua

di | 24 febbraio 2023

La spagnola Sara Ruiz Soto, numero 53 WPT, è fra le testimonial di Tecnifibre nel circuito mondiale

Nel mondo del tennis Tecnifibre è diventato uno dei marchi di punta, tanto che nel 2022 ha addirittura vissuto una dozzina di settimane in testa contemporaneamente sia alla classifica ATP sia al ranking WTA, grazie ai suoi testimonial Daniil Medvedev e Iga Swiatek (la quale rimane al comando); mentre nello squash ha fornito i telai alla leggenda Mohamed El Shorbagy e oggi equipaggia il numero uno Mostafa Asal. Ma il brand francese non si accontenta e l’azienda ha deciso di sfruttare l’espansione del padel per crescere ancora, iniziando a inserirsi in un mercato nuovo e decisamente fertile.

Lo dimostra la scelta di investire su un numero sempre maggiore di giocatori, per cominciare l’espansione in termini di presenza e immagine, ma anche per ricevere preziosi feedback utili a migliorare gli attrezzi. Fra le firme più recenti ci sono quelle degli argentini Federico Chiostri e Gonzalo Alfonso, entrambi top-10 nel circuito A1 Padel (l’ex APT Padel Tour), compagni fino a qualche mese fa e coppia numero uno del ranking nel 2021. Oggi non giocano più insieme ma rimangono due dei giocatori di punta di un circuito che ha decisamente meno seguito rispetto ai due più famosi (Premier Padel e World Padel Tour), ma per un brand in espansione può rappresentare un buon banco di prova.

Fra le novità recenti dell’azienda anche l’ingaggio del mancino Ben Tison, numero uno francese e primo giocatore non spagnolo, argentino o brasiliano nel ranking mondiale (al n.63), e della spagnola Sara Ruiz Soto, numero 53, giunta agli ottavi di finale ad Abu Dhabi nel primo Master del calendario.

Gli argentini Federico Chiostri (sinistra) e Gonzalo Alfonso, nuovi testimonial Tecnifibre

Grazie a questi ultimi due, i più conosciuti fra gli atleti della famiglia Tecnifibre che frequentano il Tour, il parco di testimonial fra i professionisti ha superato la dozzina di nomi, in particolare spagnoli, che viaggiano lontano dalla top-100. Manca ancora una star, ma la crescita del brand fa pensare che arriverà. Sia perché il potenziale è altissimo, anche dal punto di vista economico visto che dal 2017 il marchio è stato acquisito dal colosso Lacoste, sia perché la storia aziendale di Tecnifibre racconta di una crescita costante che non si è mai arrestata.

Fondata nel 1979, inizialmente si fece largo grazie alla produzione di corde per il tennis, mentre l’approdo nel mondo dei telai (tennis e squash) risale a meno di vent’anni fa. Nel 2013 il lancio della partnership con l’ATP, durata otto anni, fra le chiavi di un’ulteriore espansione che ha fatto arrivare le racchette nelle mani di testimonial sempre più importanti, fino ai già citati Medvedev e Swiatek. Molto recente, invece, la scelta di concentrarsi sempre di più sul padel, partendo dalla Francia per espandersi il tutto il mondo.

L’obiettivo è di trasformare la disciplina della pala in una delle principali aree di sviluppo strategico dell’intera azienda, il che naturalmente dipenderà anche dalle vendite. Due le linee di punta per quanto riguarda le pale: la Wall Breaker dalla forma a diamante, proposta in quattro modelli dal peso differente (da 375 grammi a 355), e la Wall Master dalla forma tonda, che invece presenta tre varianti: da 375 a 360 grammi. Nel catalogo anche due modelli di palline, altro settore nel quale Tecnifibre ha investito e ottenuto un buon successo nel tennis: la Padel Tour (più professionale) e la Padel Team.

Il francese Benjamin Tison: è il primo giocatore non spagnolo, argentino o brasiliano nel ranking mondiale

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