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Galan ad interim con Sanz: prove tecniche di cambiamento?

Con Juan Lebron fermo per (si dice) un paio di mesi a causa dei problemi al gomito, Ale Galan ha deciso di giocare col mancino Jon Sanz. Si tratta di una soluzione provvisoria, ma che potrebbe aprire nuovi scenari. Specie se l’ex numero 1 si rendesse conto di poter vincere ugualmente anche senza il “Lobo”

di | 23 maggio 2023

Ale Galan e Jon Sanz: giocheranno insieme i prossimi tornei WPT, in attesa del rientro di Lebron

Per il padel mondiale al maschile è un periodo di novità. Prima un nome nuovo in vetta alla classifica mondiale, con Agustin Tapia diventato il primo numero uno dalla nascita del WPT, e ora il cambio di compagno (provvisorio) di Ale Galan, dovuto ai problemi del suo partner Juan Lebron. Il “Lobo” si è ritirato anche dal torneo di Copenaghen della scorsa settimana, per gli ormai noti problemi al gomito che hanno rallentato la prima parte di 2023 della (ex) coppia da battere, e a quanto si dice – anche se il diretto interessato non ne ha parlato apertamente – ne avrà almeno per un paio di mesi.

Così, per tenersi in attività e non perdere troppi punti, Galan ha deciso di unirsi al mancino Jon Sanz, classe 2000 da Pamplona. Si tratta di una scelta ad interim in attesa del ritorno di Lebron, come Galan stesso ha scritto sui social nel post col quale ha annunciato la novità, ma è comunque un passaggio molto interessante perché, nazionale o esibizioni a parte, era dal 2019 – con Pablo Lima – che lo spagnolo giocava sempre e solo col medesimo compagno.

Galan e Sanz non sono in gara insieme in questi giorni a Vienna, perché il primo era iscritto con Lebron prima del nuovo stop, ma debutteranno insieme al Master di Marbella della prossima settimana. E se lo stop del “Lobo” sarà effettivamente di due mesi, il nuovo duo dovrebbe giocare insieme almeno altri tre tornei: l’altro Master di Valladolid e due Open, a Tolosa e Valencia.

Juan Lebron è ancora alle prese con un problema al gomito: potrebbe fermarsi per due mesi

Qualcuno, nei commenti social, ha scritto che Galan ha cambiato un Rolex con un Casio, richiamando la nota canzone di Shakira dedicata all’ex marito Gerard Piquè, ma è un commento decisamente ingeneroso, perché Sanz è uno dei giovani più forti del circuito. Il ranking lo colloca al numero 23, ma se Galan ha scelto lui (e c’è da scommettere che sia stata una delle prime scelte, visto che a uno come Ale è difficile dire di no) è perché ha visto delle potenzialità importanti.

Il giocatore di Pamplona ha ancora tanto da dimostrare e nel circuito maggiore non ha mai giocato nemmeno una finale, ma è solo questione di tempo e col compagno giusto – tipo Galan – può riuscirci anche in fretta. Per Sanz sarà addirittura il quarto compagno diverso in tre mesi: ha iniziato la stagione con Javi Leal, poi ha virato su Javi Garrido e ora aveva appena chiuso un accordo con Coki Nieto, col quale puntava a giocare fino a fine stagione. Ma la chiamata di Galan ha scombussolato tutto un’altra volta, obbligandolo a mettere in standby il progetto.

“Era al corrente del fatto che Ale si stesse guardando intorno – ha detto Sanz – e lo scorso venerdì mi ha chiamato per propormi di giocare con lui. Mi spiace per Coki, perché non abbiamo nemmeno iniziato a competere insieme (lo faranno questa settimana a Vienna, ndr), ma non potevo dire di no a Galan. Sono stato subito molto onesto con Coki, che ha capito la situazione. Ora mi concentro su questa possibilità, poi in futuro valuteremo come muoverci”.

Jon Sanz, classe 2000 da Pamplona, è numero 23 del ranking WPT

Per Sanz è un’occasione incredibile e inaspettata, che potrebbe cambiarne la dimensione (o meglio accelerarne l’esplosione) e dagli i punti sufficienti per diventare un compagno molto più appetibile anche per tanti altri, verso l’obiettivo di entrare fra le prime 8 coppie del Master Final. “Sto vivendo tantissime emozioni – ha detto ancora il 22enne spagnolo – e sono cosciente del fatto che giocando a fianco di Galan tutti gli occhi saranno puntati su di me. Però sono convinto che sia importante vivere la situazione con tranquillità, affrontando tutto come ho sempre fatto senza inventare nulla di diverso. Ale è stato chiaro fin dall’inizio: l’obiettivo, per lui, è di tornare a vincere i tornei, e se ha scelto me è perché crede che insieme ci possiamo riuscire. Lavorerò duramente per essere all’altezza di questa opportunità”.

Oltre alla curiosità per vedere come saprà comportarsi Sanz, ce n’è parecchia anche legata al rendimento di Galan senza Lebron. Si è sempre chiacchierato molto sul fatto che i due andassero avanti spinti soprattutto dai risultati, capaci di far passare in secondo piano un rapporto umano non sempre facile per via del carattere di Lebron, quindi il test è interessante. Galan potrebbe rendersi conto di saper fare grandi cose anche senza il suo compagno abituale, quindi meditare nuove soluzioni, oppure accorgersi che per vincere ha bisogno proprio di lui. Lo scopriremo presto.

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