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Il padel entra negli spazi più impensati. Dal Mar Baltico ai tetti degli edifici, fino alla pancia degli yacht dei miliardari. Senza dimenticare un passaggio nella natura. Ma c'è pure la possibilità di trasformare il salone della propria casa in un campo. Non ci credete?
di Cristian Sonzogni | 23 agosto 2022
Sull'acqua, sul tetto di un edificio, nel bosco. Il padel ormai è ovunque, con i campi che spuntano nei luoghi più impensabili e che entrano a far parte della vita quotidiana. In questo senso, Malaga e l'Andalusia rappresentano il modello, essendo già da diversi anni un simbolo per tutti gli appassionati della disciplina. Proprio a Malaga (dove in novembre arriverà il grande tennis, con le Finals di Davis Cup) non è raro trovare dei campi da padel giusto accanto a un supermercato, o addirittura dentro. Non come installazione temporanea bensì permanente.
Ma c'è di più: nella città del Sud della Spagna si vendono appartamenti che includono i campi, all'aperto o indoor, e che – se ve lo state chiedendo – vanno a ruba. Tra gli investimenti più recenti, inoltre, c'è quello di un gruppo di quattro ragazzi che ha pensato di aprire un centro con sei campi e con ristorante incluso: a tutti coloro che vengono a pranzo o a cena, viene fornito in omaggio un pacchetto monodose di gel doccia, shampoo e salvietta. Come dire: mangiate, e poi andate (o tornate) a giocare.
Se in Andalusia nessuno più si sorprende di quello appena descritto, altrove trovare il padel fuori dai club non è ancora la normalità. E chi va in cerca di stranezze potrebbe trovare nella Svezia uno dei luoghi ideali. A Stoccolma, dove la pala sta diventando di mese in mese sempre più popolare, c'è una 'cancha' galleggiante sull'acqua, grazie a un sistema che peraltro è stato utilizzato in un altro Paese del Nord Europa, l'Olanda. La struttura si chiama Stoccolma Sea Padel, viene utilizzata (ovviamente) soltanto in estate e prevede per i giocatori anche la possibilità di esibirsi in partite in mare aperto, visto che la chiatta galleggiante può essere agganciata a una barca che la trascina nell'affascinante Mar Baltico. A disposizione dei giocatori, anche bar e ristorante.
Sempre a Stoccolma, mentre la pandemia di Covid impediva al pubblico di assistere a concerti e altri eventi di massa, il palazzetto Ericsson Globe è diventato per un anno circa il Globen Padel, contribuendo non poco alla popolarità della pala in città e nel Paese scandinavo. All'interno di questo edificio a forma di palla gigante sono stati realizzati la bellezza di 14 campi, spesso pieni a ogni ora della giornata. Con l'allentarsi delle restrizioni, sono tornati concerti e manifestazioni, dunque anche la struttura è tornata a essere ciò che era. Ma intanto l'esperienza padel non è passata inosservata. La terza tappa padelistica di Stoccolma può essere infine quella alla XL Marina Arena, dove il campo lo troverete sul tetto di un edificio.
La moda del padel investe tutti, a prescindere dallo status sociale. Per esempio Joseph C. Lewis, uomo d'affari tra i più ricchi del Regno Unito, che è tra i proprietari della squadra di calcio del Tottenham e tra le sue passioni annovera yacht e padel. Così ha pensato bene di unire le due cose, facendosi mettere un campo all'interno dell'Aviva, gioiello di quasi 100 metri per 20, con una gabbia regolamentare nella sua pancia. Costo? Circa 50 milioni di euro, ma evidentemente secondo il proprietario li valeva tutti.
Tornando al Nord Europa, ma stavolta approdando in Finlandia, il padel torna protagonista di spazi aperti. In questo caso siamo in un vero e proprio bosco, vicino al mare di Helsinki. E l'atmosfera che si respira all'Open padel della Capitale è tale che l'esperienza andrebbe provata almeno una volta nella vita. Il problema, anche in questo caso, è il clima, che da quelle parti non permette di andare oltre i 3-4 mesi di attività ogni anno. Del resto, per il padel, vale la pena avere pazienza.
Infine, se qualcuno avesse intenzione di farsi un campo nuovo di zecca nella casa che già possiede, al posto di un salone ormai poco utilizzato, può chiamare una società messicana che è specializzata proprio in queste faccende. L'idea è nata – facile intuirlo – durante i mesi della quarantena, ma poi è proseguita in seguito. E pare che gli affari vadano bene. Qualcuno pensa ancora che il padel sia una moda passeggera?