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Il rilancio dei Super Pibes, più forti del destino

L’unione fra Martin Di Nenno e Franco Stupaczuk, che aveva prodotto una raffica di vittorie da ragazzi, si era interrotta nel 2016 per l’incidente che tenne il primo lontano dai campi per un anno. Ma ora i due argentini sono prossimi al ritorno, con ambizioni super, esperienza e la maturità per fare grandi cose

di | 18 febbraio 2023

Nell’ipotizzare i possibili antagonisti di Ale Galan e Juan Lebron per la stagione 2023, molti puntano sull’esplosività di Agustin Tapia e Arturo Coello, mentre tanti altri sognano di rivedere lassù Fernando Belasteguin, accompagnato (di nuovo) da Sanyo Gutierrez, o Paquito Navarro con Juan Tello. Ma non vanno affatto dimenticati i “Super Pibes” Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno, duo che si è ricomposto da qualche settimana, con ambizioni da prima classe.

I due argentini, rispettivamente classe 1996 e 1997, hanno una lunga storia di coppia alle spalle: avevano vinto tantissimo nei tornei giovanili e si erano affacciati insieme al circuito mondiale, trasferendosi in Spagna e iniziando da giovanissimi a muovere i primi passi nel WPT, subito con ottimi risultati. Ma poi è cambiato tutto dopo il terribile incidente d’auto che nel gennaio del 2016 coinvolse Di Nenno, unico sopravvissuto (dei tre a bordo) ma costretto a una lunga riabilitazione.

Di Nenno e Stupaczuk nel 2015, prima della separazione

Un episodio che rese inevitabile la separazione: mentre Martin era in Argentina alle prese con le ferite, sia fisiche sia psicologiche a causa della perdita di due amici (fra i quali l’altro padelista Elias Estrella), Franco ha proseguito la sua attività in Spagna, arrivando fra i big con largo anticipo rispetto all’ex compagno, tanto che fra il primo titolo nel circuito maggiore dell’uno (2017) e dell’altro (2021) sono passati oltre quattro anni.

Ma, grazie all’unione targata 2021 con Paquito Navarro, Di Nenno ha bruciato le tappe, si è guadagnato il suo posto nell’èlite e oggi è pronto a riprendersi ciò che il destino aveva provato a strappargli. “La nostra intenzione – ha detto Stupa – era quella di non separarci mai. Non è stato possibile, ma ora siamo di nuovo insieme e non vediamo l’ora di iniziare la stagione”.

Come per Belasteguin/Gutierrez, anche per loro è stato fondamentale l’ultimo mondiale vinto con l’Argentina. Non solo a Dubai sono tornati a giocare in coppia, ma in finale hanno rifilato un secco 6-3 6-2 a un duo potenzialmente pericolosissimo come Coello/Galan, dando il là al ribaltone dell’albiceleste e rendendosi conto che poteva valere la pena riprendere una collaborazione a tempo pieno.

Lo fanno nel momento ideale: oggi hanno l’esperienza e la maturità giusta – in campo e fuori – per sfruttare a pieno il loro potenziale, che si unisce all’entusiasmo per un nuovo progetto. Solitamente deve scontrarsi con qualche difficoltà in termini di intesa, mentre loro si conoscono a meraviglia e perciò possono godere solamente degli aspetti positivi della reunion. Martin e Franco saranno una coppia durissima da battere: sono entrambi solidi, rapidi, in grado di coprire il campo alla perfezione, proporre un ritmo davvero intenso e lasciare l’anima in ogni partita. Difettano un tantino in fase offensiva, o meglio non sembrano all’altezza di altre delle coppie di punta, ma compensano con qualità differenti e non c’è ragione per pensare che non riusciranno a lottare con i più forti fin da subito.

Di Nenno ha già sfiorato il numero uno del mondo nel 2021, quando a negarglielo fu proprio Stupaczuk che – con Alex Ruiz – superò lui e Navarro in finale in Messico, mentre Stupa non ha mai lottato davvero per la vetta, ma punta a farlo quest’anno. Partono da coppia numero 5, il che li obbliga ad affrontare una delle top-4 già ai quarti di finale (ad Abu Dhabi saranno Bela e Sanyo), ma la quarta posizione di Navarro/Tello dista pochissimo. Sono loro i primi rivali nel mirino dei nuovi Super Pibes.

Di Nenno e Stupaczuk con Carlos Pozzoni: sarà lui il coach della coppia nel 2023

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