
Chiudi
A causa dell’impossibilità della federazione del Qatar di organizzare l’evento, la sedicesima edizione del Padel World Championships targato FIP si giocherà a Dubai, sempre dal 31 ottobre al 5 novembre. Per la prima volta l’evento avrà un montepremi e ci sarà al via anche una nazionale africana
di Marco Caldara | 15 settembre 2022
Un campionato del mondo è sempre un campionato nel mondo, ma nel padel esiste un pre-Doha 2021 e un post-Doha 2021. È lì, nella settimana che il novembre dello scorso anno incoronò la Spagna sia nel maschile sia nel femminile, che lo sport della pala è entrato nel futuro.
I giocatori hanno potuto toccare con mano una realtà mai vista in precedenza, sono nati i primi accordi che hanno portato alla nascita del circuito Premier Padel, e meno di 12 mesi dopo la disciplina sta vivendo una popolarità e una diffusione globale mai viste prima. Per questo, il Padel World Championships dell’International Padel Federation, che si gioca ogni due anni ed è pronto a tagliare il traguardo delle sedici edizioni (quella del 2021 era l’edizione rimandata dal 2020 causa pandemia), è diventato un evento ancora più ambito, più sentito, più atteso.
La notizia delle ultime ore è che la competizione, in programma dal 31 ottobre al 5 novembre, non si giocherà al Khalifa Tennis Complex di Doha come annunciato in precedenza, per “cause di forza maggiore” che hanno impedito alla Federazione del Qatar di organizzare l’evento nelle date prestabilite, ma la FIP non si è fatta trovare impreparata e ha trovato una soluzione di ugual prestigio traslocando l’evento a Dubai, sotto l’organizzazione della UAEPA (la Federazione padel degli Emirati Arabi Uniti). Una mossa che promette di garantire gli stessi standard qualitativi visti a Doha, in quello che al tempo molti definirono il miglior torneo di padel della storia.
Ma il cambio di sede non è l’unica novità annunciata dalla FIP, perché ce n’è un’altra e ancora più significativa: il mondiale 2022 sarà il primo nella storia a mettere in palio un montepremi, di ben 500.000€, 250.000 per la competizione maschile e altrettanti per quella femminile. Il premio sarà diviso in base ai piazzamenti e assegnato alle varie federazioni nazionali, che avranno poi il compito di ridistribuirlo fra gli otto atleti che formeranno le varie spedizioni.
Si tratta di un altro passo avanti enorme per il gioco, nell’ottica di una maggiore professionalizzazione dell’attività, in particolar modo per tutti quei giocatori che difficilmente riescono ad arrivare in fondo nei tornei che contano, quindi raramente hanno accesso a prize money di un certo livello. Trattandosi di professionisti, è corretto che il loro impegno per le rispettive nazionali gli dia diritto a degli introiti.
La presenza del montepremi aggiunge ulteriore appeal a un evento che in termini di livello medio si annuncia il migliore di sempre, visto che alle spalle delle dominatrici Spagna e Argentina (che si sono spartite le 15 edizioni precedenti) le altre nazioni stanno crescendo sempre di più, non solo in termini numerici ma anche di qualità dei propri migliori giocatori. Fra queste, naturalmente, anche l’Italia, che lo scorso anno a Doha conquistò i migliori risultati nella sua storia, con un terzo posto a livello femminile (dietro solo ai colossi Spagna e Argentina) e un quinto posto nel maschile.
A dimostrazione del crescita del gioco su scala globale, c’è il fatto che per la prima volta nella storia della competizione sarà al via della fase finale anche una nazionale africana. Si tratta dell’Egitto, che in casa ha vinto la fase di qualificazione maschile della zona Africa-Asia, battendo per 2-1 in finale l’Iran. Un risultato importante che premia gli sforzi organizzativi del paese, in termini di appuntamenti del Cupra FIP Tour. Nel femminile, invece, la fase di qualificazione è stata vinta dal Giappone.
La fase di qualificazione europea sarà invece in programma a Derby (Inghilterra) da giovedì 29 a domenica 2 settembre, con 17 formazioni in gara nel maschile (3 i pass in palio per Dubai) e 13 nel femminile (2 posti). In virtù dei piazzamenti nell’ultimo mondiale, l’Italia è già automaticamente ammessa alla fase finale. Nel maschile le qualificate di diritto sono Spagna, Argentina, Brasile, Francia, Italia, Paraguay, Uruguay, Cile, Belgio e gli Emirati Arabi Uniti, in virtù di paese ospitante. Nel femminile Spagna, Argentina, Italia, Francia, Brasile, Belgio, Messico, Germania, Paesi Bassi e Paraguay.