Il padelista perfetto? L'ha costruito Juan Lebron

Costruire il giocatore di padel perfetto? El Mundo Deportivo ha chiesto di farlo a Juan Lebron, che alla perfezione si avvicina (e infatti è presente in alcuni parametri di questo “quiz”) e insieme al compagno Ale Galan ha dominato il circuito mondiale fino a qualche mese fa, prima che i problemi al gomito del “Lobo” (e non solo) li obbligassero a un periodo non troppo felice. I numeri uno al mondo stanno collezionando ritiri e forfait, l’ultimo questa settimana dall’Open di Bruxelles, e così nel World Padel Tour è il momento di Agustin Tapia e Arturo Coello, capaci di conquistare 5 titoli su 5 in questo inizio 2023 e sempre più vicini alla vetta del ranking. Eppure, nel giocatore perfetto costruito da Lebron per i due c’è poco spazio.

Ai 10 colpi chiave del padel, Juan ha associato lo specialista migliore. E su Belasteguin non ci sono dubbi: la mentalità dell’argentino, dopo una carriera inarrivabile che lo vede ancora super competitivo nell’anno dei 44, non può avere eguali. Bela è temuto dagli avversari anche per la sua bandeja, colpo che è praticamente diventato celebre con lui. Su questi due aspetti, la leyenda non può essere insidiata da nessuno.

Il dominatore della selezione stilata da Juan Lebron è il suo compagno di squadra Ale Galan, che a detta dell’andaluso è il più forte di tutti in 4 parametri su 10 secondo. Il madrileno è il migliore nel dritto, nella doppia volée (sia di dritto sia di rovescio) e anche dal punto di vista fisico. Quel fisico che ultimamente gli sta creando qualche problema, anche se – per quanto ha saputo mostrare negli ultimi anni – è impossibile non essere d’accordo con Lebron. E se sul piano fisico Juan si mette al livello del suo partner come “il migliore al mondo”, lo spazio per Tapia lo trova soltanto sul remate (lo smash per dirla col tennis): il colpo nel quale secondo Lebron sono lui stesso e il “Mozart di Catamarca” i due riferimenti nel circuito.

Se su 7 voci la “torta” di Lebron viene divisa fra soli 4 giocatori, le ultime 3 specialità aprono ad altri nomi fra le preferenze di Juan. Per quanto riguarda il rovescio spunta Franco Stupaczuk e la selezione non stupisce, tanto che lo stesso Stupa ha dichiarato “di aver iniziato a giocare a padel a 4 anni, sviluppando per primo il rovescio”. E per il globo (il lob) c’è il partner di Franco, quel Martin Di Nenno che qualche hanno fa ha superato un incidente stradale mortale per i suoi due migliori amici e dopo difficoltà e riabilitazione è da oltre due anni ai vertici delle classifiche mondiali. C’è della poesia nel globo di Di Nenno, dal quale Stupaczuk ha detto di “non aver mai voluto separarsi”, dopo la recente (e subito produttiva) reunion avvenuta fra i due argentini.

Ultimo ma non meno importante, Paquito Navarro. Un nome che da qualche parte andava infilato. Nelle giornate sì, la sua vibora (la traduzione in italiano del colpo è vipera) è letale per gli avversari. Colpo tipico dei giocatori di sinistra (o dei mancini che giocano sul lato opposto), la vibora fa parte della famiglia degli smash ma è un colpo molto più tecnico, con un uso accentuato del gomito e del mulinello che permettono di imprimere un forte effetto sidespin. Il rimbalzo basso e la carambola sulla doppia parete è il pane di questo colpo, uno dei più complicati da governare per gli amatori, che possono consolarsi osservando il maestro Paquito.

LA TOP-10 DI JUAN LEBRON
Mentalità – Fernando Belasteguin
Diritto – Ale Galan
Rovescio – Franco Stupaczuk
Remate – Juan Lebron e Agustin Tapia
Volèe di diritto – Ale Galan
Volèe di rovescio – Ale Galan
Bandeja – Fernando Belasteguin
Vibora – Paquito Navarro
Globo – Martin Di Nenno
Fisico – Juan Lebron e Ale Galan