La giusta posizione in campo: è il primo segreto per vincere

Una partita di padel si vince in tanti modi, ma difficilmente si può portare a casa senza una capacità: saper occupare la posizione corretta in campo. Un passaggio non semplice da automatizzare, specialmente per i giocatori alle prime armi, perché in base alle situazioni di gioco la posizione ideale cambia in continuazione, talvolta (o più spesso che no) anche dopo ogni singolo colpo, e spesso dipende pure dal movimento del compagno, non sempre prevedibile lontano da certi livelli.

Ecco perché sapersi posizionare in modo corretto vale almeno il 50% del gioco, molto più di un buon diritto, una buona volèe, un remate particolarmente aggressivo e tanto altro. Rischia di diventare tutto vano se non ci si muove in campo nella maniera corretta, accompagnando i colpi coi giusti movimenti, perché un avversario tatticamente preparato impiega molto poco per mettere a nudo di errori di posizione dei rivali, trasformandoli in un punto nella stragrande maggioranza dei casi.

Proprio le difficoltà nel posizionamento e negli spostamenti sono le più evidenti quando ci si trova a giocare con un compagno – o un avversario – meno abituato al padel: magari nel gioco con la palla ha già un buon livello, ma in quello senza palla (altrettanto importante o per certi versi anche di più) tende a faticare di più rispetto agli altri, perché per apprendere e fare proprie determinate dinamiche serve tempo. Una situazione che diventa problematica per tutti gli altri, in primis per il compagno stesso, perché gli spostamenti devono essere coordinati e alla determinata giocata di uno deve seguire il giusto movimento dell’altro, altrimenti serve a poco.

Senza entrare troppo nel dettaglio dei movimenti che devono accompagnare ciascuna giocata, fondamentalmente le posizioni da assumere in un campo da padel sono due: una quando la coppia si trova in fase di difesa e l’altra quando invece prende la rete per provare a vincere il punto.

FASE DIFENSIVA

In fase difensiva, la posizione ideale da occupare è a metà fra la linea del servizio e la parete di fondo, in una zona che permetta di controllare con agio sia le palline che arriveranno al centro del campo, sia quelle che andranno a impattare sulla parete laterale (giusto quindi non “appiccicarsi” troppo: per colpire serve spazio).

La posizione ideale di attesa della pallina è con le gambe leggermente flesse per aiutare la reattività, con la pala sempre all’altezza dei fianchi e il corpo rivolto verso la metà campo rivale. Sembra un dettaglio banale, ma serve eccome: farsi trovare pronti permette di bruciare quella frazione di secondo che aiuta ad avere più tempo per difendere la giocata rivale, o più spazio per colpire con maggiore incisività.

FASE OFFENSIVA

Discorso ben diverso quando si parla di posizione in fase offensiva, dove l’obiettivo non è più quello di difendersi (e contrattaccare) per impedire alla coppia rivale di fare punto, bensì quello di andare a conquistarlo. La posizione ideale da tenere in fase offensiva è tra i primo e il secondo palo laterale (contando dalla rete verso il fondo del campo), quindi non troppo lontano dalla rete ma nemmeno così vicino, visto che bisogna comunque farsi trovare pronti anche per andare a recuperare un pallonetto particolarmente profondo.

Da quella posizione si possono gestire a dovere tutte le palline proposte dagli avversari, ricordandosi l’importanza della comunicazione col compagno per coprire a dovere il centro del campo, zona nella quale due avversari esperti cercheranno di colpire. Anche in questo caso, la posizione di partenza deve essere con le gambe flesse ma con la pala all’altezza del petto, per poter eventualmente “bloccare” una palla rapida indirizzata al corpo.