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Gianni Milan: ''il padel non svuoterà i campi da tennis''

In un'intervista a Repubblica.it, il Vicepresidente Fit con delega al settore padel parla di un fenomeno in continua evoluzione e guarda al futuro: "obiettivo Olimpiadi 2028"

15 ottobre 2021

Gianni Milan, Vicepresidente Fit con delega al settore padel

Nessuna antitesi fra tennis e padel, che continuerà nella sua crescita, anche e soprattutto nella Penisola, puntando ad arrivare un giorno – neanche tanto lontano – alle Olimpiadi. Sono alcuni dei concetti rimarcati da Gianni Milan, vicepresidente della Federazione Italiana Tennis, con in particolare la delega al settore padel, in un’intervista al sito Repubblica.it a cura di Paolo Rossi.

Il padel scoppia di salute, un movimento in continua ed esponenziale espansione, e si è ulteriormente affermato quando molti sport, soprattutto quelli di squadra a livello amatoriale, in Italia erano fermi a causa della pandemia .Posso dire che il Covid ha aiutato l'esplosione del padel. E qui voglio dirlo subito: il padel non toglie assolutamente atleti o appassionati al tennis - chiarisce Milan - Il travaso è avvenuto con altri sport, molti hanno scelto il padel per motivi sociali ed è questo uno dei segreti del padel: socializzazione, ambiente ludico, gioioso”. 

Un percorso di crescita, che nel giro di poco tempo ha prodotto passi da gigante, eppure il campo da esplorare è ancora molto ampio, soprattutto a livello agonistico. “Noi come aspetto tecnico stiamo cercando degli allenatori, in particolare un commissario tecnico, probabilmente straniero, per gestire la parte puramente agonistica”.

Tennis e padel, ribadisce Milan, sono destinati a coesistere e a non entrare in concorrenza, così come è chiaro che non sarà una moda passeggera. “Un tennista quando gioca a padel vede che è divertente, anche se all'inizio odia a morte la sponda, che ne è nemica perché non sai mai dove la palla rimbalza - prosegue Milan - Per quanto riguarda la parte burocratica, il padel non farà la guerra alla Federazione tennis perché ne fa parte ed è stato un accorpamento amichevole, come accaduto già per il Beach Tennis. Aggiungo che non sarà una meteora, non accadrà come per lo squash. Per come la vedo io, il padel è un po’ come il tennis degli anni Settanta quando c'era il boom e vedevamo sorgere campi anche nelle parrocchie: pensate che abbiamo organizzato una Coppa, in Italia, amatoriale e in pochi giorni hanno partecipato 850 squadre”.

I campi dell'Olimpic Padel Club Roma, teatro della quarta tappa del circuito Slam by Mini

Insomma, il padel ha sembra avere un futuro tutto ancora da esplorare e in cantiere c’è un progetto ambizioso.  “La scommessa ora è farlo arrivare alle Olimpiadi, in particolare abbiamo pensato a una data, quelle del 2028 (a Los Angeles ndr). Ci sta lavorando Luigi Carraro, presidente della Federazione internazionale Padel. A livello internazionale esiste il World Padel Tour, che non è come l’Atp del tennis ma vuole crescere. Come in fondo vuol fare l’Italia: le regioni dove si gioca di più sono il Lazio, dove è nato. Ma adesso stanno arrivando anche la Lombardia e la Sicilia, che fa dei numeri impressionanti”.

Clicca qui per il testo integrale dell’intervista. 

finale e femminile del WPT Sardegna Open2021 presented by Enel

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