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L’ultimo è Thomas Fabbiano, ma nell’elenco dei giocatori di tennis (o ex) che hanno deciso di investire nel padel ce ne sono tanti altri: da Potito Starace ad Alessandro Giannessi, da Marco Bortolotti fino a Flavia Pennetta. Segno che i tennisti – quelli veri – non vedono di cattivo occhio lo sviluppo dello sport “cugino”
di Marco Caldara | 25 febbraio 2023
Il caso più famoso è quello dell’ex numero uno del mondo Andy Murray, diventato uno dei principali investitori del brand Game4Padel che ora punta forte sulla crescita del mercato australiano, ma la lista dei tennisti che investono sullo sviluppo del padel è sempre più lunga, anche rimanendo soltanto in ambito nazionale.
L’ultimo giocatore a essersi aggiunto all’elenco è Thomas Fabbiano, che nella sua San Giorgio Ionico (provincia di Taranto) sta per lanciare insieme ai fratelli il progetto Fabs Padel Center, con quattro campi in arrivo entro l’estate, mentre uno dei primi è stato ormai oltre due anni fa l’ex top-30 Potito Starace, che il padel l’ha scoperto ormai da tempo, subito dopo l’addio al tennis “pro”. Prima ha sposato la pala nel ruolo di appassionato e ottimo giocatore, arrivato addirittura a dividere il campo con Juan Lebron nella Serie A italiana (col Due Ponti Sporting Club di Roma), e dal febbraio 2021 anche come imprenditore.
Insieme agli amici Marco Stancati e Gianmarco Toccini, da oltre due anni “Poto” – che continua a lavorare nel tennis, come responsabile del settore agonistico al Due Ponti – ha aperto l’Arezzo Padel Club, nella città dove si è allenato per buona parte della sua carriera professionistica, ai tempi del Blue Team gestito da Umberto Rianna. L’impianto, che vanta più di 700 frequentatori e nel 2022 ha ospitato l’ultima tappa del circuito nazionale Slam by Mini, è nato con quattro campi e attualmente ne conta il doppio, tutti al coperto.
Un altro italiano ex top-100 ATP (in questo caso ancora in attività) ad aver investito nel padel è Alessandro Giannessi, oggi numero 232 della classifica mondiale, che insieme a un amico ha fondato il marchio Feel Padel, che da ormai un paio d’anni gestisce tre campi nella sua La Spezia, al centro sportivo La Pianta 310.
Molto più recente, invece, l’ingresso nel mondo della pala di Marco Bortolotti, numero 116 del ranking mondiale di doppio (è il quinto italiano), che meno di due mesi fa ha debuttato con la nazionale italiana nella United Cup giocata in Australia, dove gli azzurri sono arrivati in finale prima di arrendersi agli Stati Uniti. Bortolotti è co-fondatore del Padel Club Reggiolo, impianto da quattro campi indoor aperto nel luglio del 2022 nel comune in provincia di Reggio Emilia, dove il tennista classe ’91 è cresciuto. I suoi impegni nel circuito gli impediscono di gestirlo in prima persona, ma quando è a casa non perde l’occasione per contribuire allo sviluppo del proprio impianto.
Fra le donne, invece, il caso più famoso non può che essere quello di Flavia Pennetta, ex campionessa dello Us Open. Mentre la sua amica-rivale Roberta Vinci l’investimento padelistico l’ha fatto su sé stessa, tentando (con successo) una seconda carriera nella nuova disciplina, Flavia ha preferito la strada imprenditoriale. Dal maggio del 2021 ha deciso infatti di regalare alla sua città di Brindisi i primi due campi, trovando un accordo col Circolo Tennis Brindisi – dove lei stessa ha mosso i primi passi con la racchetta – per installare due campi, allargando l’offerta del club nei confronti dei cittadini.
Tutti esempi che provano come i giocatori di tennis – quelli veri – non vedano affatto di cattivo occhio lo sport della pala (tanto che di recente l’ha provato pure Roger Federer, divertendosi eccome), a differenza di molti puristi che invece continuano a snobbarlo o considerarlo un tennis dei poveri.